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Da La Stampa del 30 aprile 2008 (il grassetto è mio)

Dolcedo, i primi nomi sotto inchiesta
Lottizzazione un terremoto giudiziario che coinvolge tecnici e professionisti. Contestato anche l’abuso d’ufficio.

C’è anche il geometra del Comune tra i cento indagati a Dolcedo per la maxi lottizzazione abusiva. Settanta villette realizzate in terreni a esclusivo uso agricolo, in barba alle disposizioni della Provincia che tutelano il territorio. Massimo Dema, il dipendente dell’ufficio tecnico che doveva controllare le pratiche edilizie, s’era fatto a sua volta la casa a Santa Brigida, anch’egli in un terreno destinato a ospitare casomai una fattoria gestita da contadini. Ma non è l’unico tecnico a essere finito nel mirino del pubblico ministero Ersilio Capone, il Torquemada dell’edilizia, come è già stato soprannominato per la sua specializzazione a trattare gli abusi. Indagati per aver avallato un’operazione urbanistica a dir poco disinvolta – l’accusa è di abuso d’ufficio – sono gli ex componenti della commissione edilizia integrata di Dolcedo: i geometri Giuseppe Ghiglione ed Enzio Ranise, l’ex segretario comunale Giorgio Santini, in pensione da circa un anno, l’ingegner Mario Sibilla e il geologo Lionello Belmonte, che tra l’altro è dipendente part time della Provincia. Un bel pasticcio dal momento che le indagini condotte dal comandante dei vigili di Dolcedo Gianmarco Danio e dai carabinieri della Stazione diretti dal maresciallo Antonio Ficca, sono partite proprio su input dell’Amministrazione provinciale (ma a sua volta tutto è stato originato da un esposto anonimo firmato da un inesistente Giovanni Ascheri e risalente addirittura al 1997, riemerso da qualche cassetto ammuffito).
Il funzionario provinciale delegato alla protezione del territorio dagli abusi edilizi, Marcello Moraldo, che è anche presidente della Comunità Montana Argentina-Armea ed ex sindaco di Molini di Triora, ha scandagliato a fondo le aree intorno a Dolcedo. Quindi ha fatto partire le lettere di contestazione indirizzandole ai diretti interessati e al sindaco, Marco Ascheri. Le villette abusive in parte già abitate in parte ancora da finire (in questo caso i lavori sono stati sospesi) si trovano in Regione Colombera, Colle Lupi, Santa Brigida e nelle vicinanze di Ripalta. Tre abitazioni in costruzione in località Colombera sono state sequestrate, e i sigilli sono stati messi curiosamente anche al materiale edile, perchè i lavori erano proseguiti nonostante lo stop. Un particolare: alcuni degli immobili sono sorti in zone dove, nel recente passato, erano scoppiati incendi. Ebbene, c’è una legge regionale che vieta di edificare per dieci anni in terreni interessati da roghi (e per tre di portarci al pascolo le bestie). Quanti hanno rispettato la norma e quanti ancora l’hanno fatta rispettare?

Scritto da Angelo Amoretti

2 maggio, 2008 alle 15:57

Pubblicato in Quotidiani

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