Il Ministro con le forbici

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Dopo l’Assessore con l’antifurto, il Ministro con le forbici.
Il giornalista Paolo Baroni, su La Stampa di sabato 19 luglio, intervista il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, sul taglio alle bollette, il risparmio energetico e il nucleare.
Il Ministro dice che con il taglio dell’Ici sulla prima casa si è già fatto in modo che le famiglie possano risparmiare.

E ha perfettamente ragione, ammesso che il Governo non si rifaccia con altri sistemi, tipo quello di far pagare nuovamente il ticket sanitario a coloro che non lo pagano più.
Il Ministro parla poi di “rimodulare” gli oneri e mi è difficile capire quale sia la sostanza, anche se in teoria ne deduco che l’obiettivo finale sia sempre quello di far risparmiare le famiglie e non discuto ciò che dice in materia economica perché non ne ho le competenze.
Quello che mi colpisce, però, è questa frase:

“Non si può continuare a tenere al massimo il riscaldamento d’inverno e il condizionamento d’estate e le finestre aperte. Così come non si possono tenere le luci sempre accese negli uffici o nelle case. Il nostro obiettivo è ridurre i consumi dell’1% l’anno fino al 2016.”

perché già il 25 gennaio 2006, quando era Ministro del Governo Berlusconi III, per via dell’inverno freddo, aveva emanato un decreto legge in cui si diceva che dal 1 al 28 febbraio le temperature nelle case e negli uffici dovevano essere abbassate di 1 grado e il riscaldamento ridotto di 1 ora al giorno.
In aggiunta il Ministero aveva inviato ai prefetti, alle associazioni dei consumatori e alle televisioni nazionali, il famoso “decalogo per il risparmio energetico“.
La faccenda era stata assai discussa e Beppe Grillo, in questo video, rendeva comicamente l’idea dell’efficienza del decreto.
Infine, sempre nell’intervista in questione, il seguente ragionamento sulle centrali nucleari – che si potrebbe definire “la logica Scajoliana” – mi lascia un momentino perplesso:

“I recenti incidenti in Slovenia e in Francia sono stati di lieve entità, ma hanno fatto scattare i sistemi di sicurezza anche a livello europeo: questo conferma che l’energia nucleare è già oggi la più controllata e dunque la più sicura.”