Indulgenza (Prc) risponde a Ranise (FI)

1 commento al post

Pasquale Indulgenza risponde all’articolo che Antonello Ranise, coordinatore di Forza Italia, aveva scritto su Il Secolo XIX di domenica scorsa.

“Le considerazioni pubbliche del consigliere Ranise in veste di coordinatore cittadino di Forza Italia Ranise mostrano eloquentemente come un esponente politico possa indossare un abito da ‘moderato’ ed essere un ‘estremista’ nel modo di ragionare.
Da un vero moderato ci si attenderebbe la costante ricerca, nei giudizi, del ‘giusto mezzo’, l’aspirazione all’equilibrio e all’equanimità nelle valutazioni circostanziate, ferme restando le proprie convinzioni di fondo. Cosa fa invece Ranise? Ingrandisce e distorce le responsabilità attribuite alla Minoranza e rimpicciolisce o nega quelle della sua parte. Pertanto, noi non avremmo avuto un adeguato profilo istituzionale di fronte ad una pratica di alto “interesse sociale”, provocando la prima volta la verifica del numero legale, loro sarebbero solo incorsi in un piccolo “incidente di percorso” prontamente risolto. Volendo riprendere una massima evangelica e adattarla al’interessante caso del Nostro, Ranise scopre una trave nell’occhio altrui e ne fa scandalo; trova solo una pagliuzza nel proprio e provvede subito, solerte, a rimuoverla perchè torni tutto perfetto! Non fa niente se in questa
operazione sfiori il comico, asserendo, tra l’altro, che la serietà e lo spirito di sacrificio dei consiglieri di maggioranza è stata dimostrata anche dal fatto che alcuni siano rientrati dalle ferie per partecipare al Consiglio la seconda volta….. Proviamo allora a rinfrescare la memoria al ‘moderato’ Ranise su qualche punto e chissà che non gli venga lo scrupolo di rivedere il proprio, geometrico ragionamento, stirato e inamidato come una camicia perfetta:
- Se offesa c’è stata, è stata quella portata al Consiglio e alla Città da chi ha disertato l’aula nell’occasione: in apertura di discussione, infatti, erano presenti solamente 4 consiglieri di maggioranza!! Quattro, consigliere Ranise: un pò poco per una pratica di sì alto interesse sociale!
- L’Opposizione ha affrontato una limpida battaglia di contenuto sulla pratica Seris, trovando ancora una volta indisponibilità e assenza di ascolto nel “Popolo della Libertà”, che ha votato contro quasi tutti gli emendamenti proposti, volti a meglio garantire il ruolo pubblico del Comune, gli utenti e i lavoratori, senza nemmeno motivare il proprio diniego. Ancora una volta, dunque, la Maggioranza ha mostrato di non avere alcuna volontà di dialogo e di mediazione politica.
- Tra il Consiglio ’saltato’ e l’altro ‘riuscito’, la Giunta ha ritenuto di chiedere un nuovo parere al Collegio dei Revisori e un quesito al Ministero delle Finanze, segno che qualche serio dubbio la pratica votata lo alimenta davvero;
- La costituzione della società e la conseguente esternalizzazione dei servizi si sono rese obbligatorie non per l’azione di ‘un destino cinico e baro’, ma perché l’Amminstrazione sostenuta da Ranise ha volutamente sfondato il Patto di Stabilità e non ha stabilizzato i lavoratori precari delle mense scolastiche quando avrebbe potuto farlo, trascurando in questi lunghi anni di metter mano ad una riorganizzazione previdente che assicurasse il mantenimento di essenziali servizi alla persona all’erogazione diretta del Comune;
- Asserire che la nuova società certamente manterrà invariati, in futuro, standards qualitativi e costi per i cittadini è veramente irresponsabile, per chi sa come gli funziona il mercato, mosso da continui appetiti, e come le società di capitali, tutte, tendano naturalmente a concepire le proprie missioni in termini commerciali.
- Se i consigli comunali finora non si sono “spalmati bene”, come dice Ranise con linguaggio da neofita dell’efficientismo, addensandosi in alcuni periodi, la responsabilità è unicamente della Giunta, che in Conferenza Capigruppo ha sempre e comunque imposto le proprie calendarizzazioni grazie ai “numeri” che perentoriamente fa valere la Maggioranza;
- La pratica Seris ha dimostrato come il taglio brutale dei tempi di intervento, imposto dalla parte di cui è esponente il ‘moderato’ Ranise, sia un fatto gravissimo che porterà pregiudizio all’esercizio democratico di vaglio, discussione, confronto e decisione che si anina solennemente in Consiglio Comunale: i cittadini e gli operatori dell’informazione hanno constatato che per ore si è affrontata la pratica rigorosamente e nel merito, svolgendone senza pause i complessi e controversi aspetti e che i consiglieri di minoranza che prossimamente saranno maggiormente penalizzati dai tagli hanno tenuto una parte considerevole degli interventi e fatto un gran numero di proposte (al sottoscritto – sia detto per inciso – è stato addirittura imposto di limitare il tempo per illustrare i 14 emendamenti presentati…): come sarebbe stato possibile tutto ciò con i nuovi tempi decurtati?”