Striscioni fai da te e fatti da altri

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Davide Ghiglione ha scritto una lettera al Sindaco riguardo ai cinque o sei striscioni che qualcuno de “la Talpa e l’Orologio” ha affisso in svariati punti della città, chiedendogli di adottare misure di contrasto perché “induce nel cittadino imperiese l’idea che si possa disporre di qualsiasi luogo per affiggere striscioni o manifesti“.
L’appello al Sindaco continua così: “Il senso civico e l’educazione civica vuole che siano rispettate le regole della convivenza civile. Proprio nella democrazia sta il principio della libertà che è anche e soprattutto rispetto delle libertà altrui e della legalità.” e finisce con “Confidando pertanto nella Sua azione, per ristabilire il rispetto delle regole congiuntamente alla certezza che l’accesso e l’utilizzo dei mezzi e dei modi, uguali per tutti, per esprimere le proprie opinioni e pensieri è sempre praticabile e garantito prenotando, per esempio, lo spazio per l’affissione e pagando l’imposta sulla pubblicità“.
Ho visto solo un paio di quegli striscioni e per certi versi può aver ragione Ghiglione.
Peccato che non lo abbia sentito dire le stesse cose quando in città i manifesti elettorali erano anche affissi alle cabine telefoniche e alle pensiline delle fermate degli autobus.
Per non parlare di questo 6×3 che era in via Don Abbo, per le politiche del 2006: