Assessore Lanteri, più segnali per tutti?

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L’Assessore alla viabilità Sergio Lanteri, dopo le proteste dei genitori di Vittoria Falbo (la ragazzina morta nell’incidente di viale Matteotti, investita da un’auto che percorreva il corso contromano), e a seguito dei servizi de Il Secolo XIX e La Stampa, ha preso carta e penna e ha scritto un comunicato in cui francamente si capisce poco di ciò che intenderà fare il Comune in tema di viabilità. In verità non si capisce neppure se sia un comunicato, una conferenza stampa o un’intevista, visto che dappertutto si leggono le stesse cose, ma non importa.
Bisogna dargli atto di aver ammesso che “gli interventi finora messi in atto si stanno rivelando insufficienti” ma non è chiaro quali saranno i prossimi perché “non si può procedere per tentativi, modificando continuamente la segnaletica.“, anche se “il mio impegno è al massimo“.
Infatti: non si può. Si deve studiare un piano e poi metterlo in atto definitivamente. E’ ridicolo che il giorno dopo l’incidente mortale venga aggiunto un cartello di senso unico e qualche settimana dopo, allo stesso, venga appeso uno di quei lampeggianti che si usano nei cantieri.
L’idea che ha l’Assessore delle vie e di chi le percorre, poi, è piuttosto bizzarra: a un certo punto scrive che il senso unico in viale Matteotti esiste da trent’anni (a me sembrano meno) e si chiede se forse è il caldo dell’estate a rendere tutti più distratti.
Non credo proprio che sia una questione di temperatura: il problema è che in estate le vie sono più trafficate e che, come ho letto ieri sui quotidiani, non c’è niente da fare: arrivati alla pensilina si ha l’istinto di proseguire dritti, vista la tipologia della strada.
Se molti non lo fanno è perché piano piano si sono abituati a scendere per via Siffredi.
E se pensiamo a qualche guidatore nuovo delle nostre strade, viene addirittura da dire che sia un miracolo se gli incidenti non siano più frequenti, e non basta dire che ogni tanto anche in autostrada, pur essendo i cartelli ben visibili, qualcuno si sbaglia e va in contromano.
Intervenire ovunque con la massima sollecitazione possibile, ma anche con la necessaria moderazione” serve a poco, anzi, dà l’idea di scarsa competenza. Magari sarebbe meglio intervenire con meno sollecitazione, ma con idee più chiare.
A mio parere l’unica soluzione che potrebbe essere efficace, in viale Matteotti, consiste nell’installare uno di quei cartelli che attraversano, a tre o quattro metri di altezza, tutta la carreggiata, posto appena dopo la semicurva del bar Vittoria, per intenderci.
E per capire come funzionano basterebbe fare un salto a Mentone, se proprio non si vuole andare fino a Nizza, dove i cartelli per imboccare i mini tunnel, per esempio, sono grandi, chiari e ben visibili, di giorno e di notte.

Scritto da Angelo Amoretti

22 agosto, 2008 alle 9:59