La strage del ‘44: c’erano anche i fascisti al Monte Faudo?

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Oggi è l’8 settembre e non è un caso se torno a scrivere della strage del Monte Faudo, avvenuta il 17 settembre del ‘44.
Nell’inchiesta condotta da La Stampa, in un primo momento si parlava di alpini tedeschi del IV battaglione, “soldati delle Hochgebirgsjager“.
Molto probabilmente furono loro a uccidere i tredici civili, ma nell’intervista rilasciata al quotidiano il 6 settembre scorso, l’ottantacinquenne Bianca Rimbaudo, sopravvissuta all’eccidio, racconta a Gian Piero Moretti che un ufficiale tedesco ordinò di risparmiare le donne e mentre tornava a casa con la madre le Brigate Nere spararono contro di loro, “ma erano lontani e non ci presero“.
E la donna narra di Alfiore Ranise, allora ragazzino, scampato grazie al coraggio della sorella che implorò i tedeschi di graziarlo.
Ranise è vivo, ha 82 anni ed è ospite alla casa di riposo San Giuseppe di Dolcedo.
In una conversazione con Maurizio Vezzaro ha rievocato quella mattina del 17 settembre ‘44 e tra l’altro ha detto: “Tedeschi? Sì, c’erano tedeschi, ma anche italiani.
Forse dalle nuove inchieste verranno fuori anche i nomi di questi italiani, sicuramente fascisti, che hanno avuto un ruolo importante nelle operazioni di rastrellamento perché i nazisti non conoscevano bene il territorio e vi si muovevano grazie al loro aiuto.

Scritto da Angelo Amoretti

8 settembre, 2008 alle 10:08