Grazie lo stesso!

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Da Il Secolo XIX di oggi, 3 ottobre 2008:

«Il presidente Yacht Club ha fatto un plauso alla Porto di Imperia che non c’entra nulla, anzi ci ha sfrattato.Ma è la moda…»
«Feudalesimo del terzo millennio.
Anche questa volta mi è andato di traverso il caffè. Ho letto i giornali e a un tratto eccolo: l’ennesimo ringraziamento assolutamente ingiustificato, immotivato, al potente di turno. Il presidente dello Yacht Club, alla presentazione del progetto della nuova sede per tutte le scuole di vela, conscio della necessità ormai in voga di ringraziare qualcuno, a chi tributa tale onore? Alla Porto di Imperia Spa! Ovvero esattamente a coloro che al momento hanno, in relazione alla vicenda, i seguenti “meriti”:
hanno di fatto sfrattato le scuole dalle loro storiche sedi,
le hanno costrette ad uscire dal perimetro del Porto turistico (perché altrimenti avrebbero venduto uno o due posti barca in meno sui 1300 previsti, con tracolli finanziari per la società…),
hanno tentato di demolire lo scivolo storico della nostra marina (perché non si pensi più ad utilizzarlo per il varo e l’alaggio di piccole imbarcazioni come quelle delle scuole…. poco redditizie ai loro occhi).
Ma in effetti non bisogna essere troppo critici, e se ci si pensa bene ci hanno graziato dal pretendere a loro uso e consumo tutta l’area del parco urbano (pubblica e dove verrà collocata la sede inquestione), e hanno rinunciato ad una ventina di metri quadrati di concessione a levante del molo di San Lazzaro per loro assolutamente inutili ed insignificanti.
Purtroppo non mi risulta che ad oggi la Porto di Imperia abbia deciso di svenarsi cedendo (senza scopo di lucro) un mezzo posto barca allo scopo di finanziare lei il costoso intervento di rilocalizzazione delle scuole.
Ma del resto è inutile che io mi arrabbi,ormai è moda diffusa cercare il signorotto di turno e tributargli qualche salamelecco. E se poi, come spesso avveniva nel feudalesimo, gli si tributavano meriti ed onori non dovuti, comunque non guastava mai, e non era certo lui a dire “no, tranquilli, io stavolta non c’entro niente”.
Ormai usa così, come usa inaugurare cose che altri hanno voluto e finanziato, o per cui altri hanno lottato, usa presenziare agli eventi pubblici per dar sfoggio del proprio ruolo indispensabile ed insostituibile, usa molto cercare di vestire i panni dei benefattori salvatori della patria, che si tratti di una pseudo cordata imprenditoriale per “salvare” Alitalia lasciando i “puffi” ai cittadini e tenendosi il succo o che si tratti di “associarsi” ad una cordata imprenditoriale locale per realizzare una delle più importanti e redditizie operazioni immobiliari speculative, magari anche impedendo nei fatti che i veri imprenditori locali, che magari un po’ più a cuore avrebbero avuto il bene della nostra città, dellescuole di vela, dei cantieri esistenti, della cultura della marineria locale, esercitino alcun ruolo».
Giuseppe Zagarella – Consigliere comunale PD

Scritto da Angelo Amoretti

3 ottobre, 2008 alle 16:53