Psychedelic lollipop [II]

12 commenti al post

A seguito dell’operazione dei Carabinieri denominata “Beautiful Life” atta a smantellare il traffico di cocaina nella nostra città, sette persone sono state arrestate – tra Imperia e Diano Marina – e diciotto sono indagate.
Il Secolo XIX online titola: “Blitz antidroga dopo la lettera al Decimonono“.
Su carta il titolo è diverso: “Cocaina a sessanta clienti al giorno“, ma l’articolo non manca di citare “l’interesse del Ministro Scajola” a seguito della lettera che un genitore disperato aveva spedito al Secolo e che era stata pubblicata il 27 maggio 2008, questa:

«Vi scrivo per chiedervi aiuto. Sono il padre di una ragazza di 18 anni che tre anni fa studiava presso l’Istituto d’Arte di Imperia: lì iniziò a frequentare alcuni ragazzi tossicodipendenti. Io e la mia famiglia, allarmati, le proibimmo di frequentare dopo la scuola queste cattive compagni e e ci rivolgemmo ai carabinieri raccontando loro le nostre paure. Ci dissero che non potevano fare niente senza un’autorizzazione del giudice e che per intervenire erano necessari fatti più gravi [...]
Mi sono trasformato anche in detective privato scrive e ho potuto constatare con i miei occhi che a Porto Maurizio, vicino al parcheggio dei taxi, sulle panchine, si consuma e si spaccia droga. Si spaccia anche sotto i Portici, in via Ospedale, l’ho visto con i miei occhi…Ma nessuno fa nulla [...]
Mi sono recato più volte dai carabinieri per fare una denuncia e mi hanno ripetuto che ormai la ragazza è maggiorenne e che si deve rivolgere al Sert. Sono andato al Sert e lì mi hanno detto che è la ragazza maggiorenne che deve fare richiesta per un aiuto,ma lei si è sempre rifiutata e non riusciamo a convincerla. Ho provato anche con un centro d’accoglienza, ma l’iter burocratico è troppo lungo. Intanto la ragazza scappa. Siamo disperati, mia moglie è in profonda depressione, i carabinieri e la polizia non possono fare molto [...]»

Il 29 maggio 2008, sul quotidiano, appariva un articolo dal titolo “Droga, figlia succube. Istituzioni mobilitate per il padre disperato” in cui, tra l’altro, si leggeva:

Si sono mobilitati persino il ministro Claudio Scajola e il prefetto di Imperia, Maurizio Maccari, dopo il disperato appello di un padre del capoluogo che ha la figlia che si droga,e non vuole smettere.[...]
Il prefetto Maccari ha già convocato questore e colonnello dei carabinieri per affrontare la parte di denuncia del padre sui luoghi imperiesi dello spaccio della droga [...]
Da parte sua il prefetto, sollecitato in tal senso anche dal ministro Scajola, è pronto ad ascoltare il genitore insieme al responsabile del Sert Giancarlo Ardissone e, se è il caso, ai rappresentanti delle forze dell’ordine.[...]

In pratica ne deduco che l’interesse e la mobilitazione del Ministro siano consistiti nel sollecitare il Prefetto ad avere un incontro con il genitore disperato e ne prendo buona nota: quel che conta è che i delinquenti siano stati arrestati.

Scritto da Angelo Amoretti

11 ottobre, 2008 alle 16:28