Tempi duri per l’Amat? [III]

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Le dichiarazioni degli Assessori Paolo Strescino (Ambiente) e Rodolfo Leone (Bilancio) riguardo alla tassa non dovuta, pagata per dieci anni mediante bolletta dell’Amat per il depuratore che non è in funzione, per certi versi mi convincono fino a un certo punto.
Strescino ha assicurato, dalle colonne de La Stampa di oggi, che dalla prossima bolletta non ci sarà più la tassa “incriminata” e il suo ragionamento è in parte condivisibile quando dice che “se tutte le realtà coinvolte dovessero restituire il denaro sarebbero messe in ginocchio” perché è sottinteso che poi a rimetterle in piedi saremmo con ogni probabilità noi cittadini.
Però Strescino e Leone dovrebbero mettersi d’accordo perché l’Assessore al Bilancio, sullo stesso quotidiano, il 14 novembre scorso, ha dichiarato: “Comunque, si tratta di 864 mila euro all’anno. Non è una cifra che manda in dissesto il bilancio del Comune.“. Se ne deduce che uno dei due, probabilmente, non si sia spiegato bene e sarebbe interessante sapere chi.
La cifra più o meno combacia: diciamo 800 mila euro all’anno. E sulla destinazione d’uso sono d’accordo entrambi: quei soldi servivano alla manutenzione della rete fognaria e idrica.
Non per essere pignolo, ma 800 mila euro all’anno non sono bruscolini e a occhio non riesco a capire dove tali manutenzioni siano state fatte, se ci mettiamo anche che spesso si sono verificati problemi proprio con le reti fognarie in città e la rete idrica ai margini (in via Littardi, per dire, dalle parti del campo di atletica, si è visto più di una volta sgorgare acqua in strada dai tubi).
Sarebbe dunque opportuno poter verificare se quella cifra è stata realmente usata per la manutenzione, magari con spiegazioni un po’ più dettagliate, giusto per tenere informati i cittadini e per la famosa trasparenza.
Perché allora viene da pensare che la manutenzione sia stata fatta in maniera inadeguata.
Detto ciò e visto che l’idea della tassa non è venuta di certo né a Leone, né a Strescino perché si trattava di una norma statale, mi sarei aspettato da un qualsiasi amministratore anche un solo: “Scusate, ci siamo sbagliati, ma non è colpa nostra. Se possibile cercheremo di usare un po’ di quei soldi che vi abbiamo ingiustamente prelevato per riempire qualche buca sulle strade”.