A proposito della Scuola Media Boine

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Pubblico la mail che ho ricevuto dalla Scuola Media “Boine” di Imperia:

IN MERITO AL DIMENSIONAMENTO DELLA SCUOLA MEDIA “BOINE” DI IMPERIA

Il Collegio dei Docenti della S.M.S. “G. Boine”, preso atto del dimensionamento deliberato dal Consiglio regionale della Liguria, ritiene giunto il momento di esprimersi in merito alla decisione presa, reagendo anche alle informazioni distorte propalate in questi giorni e alle gratuite contumelie di cui è stata fatta oggetto la Scuola Media di Porto Maurizio.
L’istituzione di un istituto comprensivo sul territorio portorino e del suo immediato entroterra era la richiesta avanzata da questa Scuola già dall’a.s. 2006/2007, quando si prospettava l’avvio del dimensionamento scolastico regionale e, per la “Boine”, lo scorporo del Centro Territoriale per gli Adulti a seguito della legge finanziaria per il 2007, reso esecutivo con il D. M. 25 ottobre 2007.
Il Comune di Imperia respinse l’ipotesi e con la Provincia avanzò alla Regione la richiesta di mantenere “in deroga” la S.M. “Boine”, ossia sottodimensionata, mentre sullo stesso territorio esisteva il 1° Circolo didattico sovradimensionato, i cui alunni hanno nella Scuola Media il loro naturale sbocco formativo fino all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
La posizione delle Amministrazioni locali non ha tenuto conto di quanto rappresentato dalla Scuola, e cioè che l’autonomia scolastica in precaria e dilatoria deroga avrebbe privato la scuola dei mezzi di sussistenza economica, con minimali risorse finanziarie statali ed una riduzione di organico del personale ATA. Tali limitazioni avrebbero compromesso l’organizzazione funzionale della “Boine”, costretta giocoforza a ridurre tutte quelle attività progettuali che pure il Sindaco di Imperia, in una lettera alla Regione Liguria, ha riconosciuto come una «eccellente offerta formativa». Ma tant’è.

Pur tacendo in fiduciosa attesa, non abbiamo condiviso l’ottimismo di quanti asserivano che, in breve tempo, si sarebbe potuto dimensionare la “Boine” con un naturale incremento degli iscritti. Dall’anagrafe comunale e scolastica appariva infatti chiaro che ciò non era realisticamente possibile nel bacino d’utenza portorino, nonostante tutto il lavoro svolto da parte della Direzione del 1° Circolo per sensibilizzare i genitori ad iscrivere i loro figli in questa Scuola.
Al di là delle dichiarazioni d’intenti, a tale ottimismo non credeva nessuno. Non ha fatto pertanto meraviglia che, quando in una sua delibera la Giunta regionale ha ipotizzato l’accorpamento tout court della “Boine” alla Scuola Media di Oneglia, non si sia alzata una voce di protesta in favore della “Boine” tra i tanti che successivamente sono intervenuti in merito al dimensionamento del territorio imperiese, neppure da parte di coloro che hanno figli frequentanti in questa Scuola.
Respingiamo come offensiva l’affermazione di chi, contraddicendo l’ottimismo di cui sopra, ritiene che la “Boine” non possa crescere di numero per una elevata presenza di alunni stranieri, che pure hanno frequentato anche la scuola primaria nei plessi del 1° Circolo. I buoni risultati ottenuti in questi ultimi anni con gli alunni stranieri evidenziano come tale affermazione sia pretestuosa, infondata e dannosa per l’immagine della Scuola sul territorio.
Quando, nei primi giorni dell’ottobre scorso, una norma di legge ha reso più stringente e necessario il dimensionamento delle istituzioni scolastiche è apparso subito chiaro che, in assenza di una proposta alternativa, non potendosi più far conto sul mantenimento in deroga, la “Boine” sarebbe semplicemente scomparsa. Ringraziamo pertanto in primis il consigliere regionale dott. Franco Bonello, che con il suo emendamento ha reso possibile l’istituzione del nuovo istituto comprensivo, e tutti coloro che si sono adoperati per la salvaguardia della nostra Scuola, convinti che si potesse ancora intervenire non ricercando soluzioni ibride, ma operando sul consolidato bacino territoriale di Porto Maurizio, dove possono ben convivere due autonome istituzioni scolastiche.
Con riferimento al futuro della nuova istituzione osserviamo che, come si è espresso durante il dibattito nel Consiglio regionale il prof. Massimiliano Costa, Vice Presidente della Regione Liguria, l’Istituto comprensivo di Imperia Porto Maurizio e della Val Prino mette al riparo da eventuali futuri interventi normativi non solo la Scuola Media, ma anche le Scuole dell’Infanzia e della Primaria di Piani e di Dolcedo, che non subiranno il paventato trasferimento dei plessi con un numero di alunni inferiore a cento unità, né tantomeno si verificherà in quei plessi uno stravolgimento della situazione esistente (cioè: nessuna perdita di classi e di posti di lavoro deriveranno dal Comprensivo). Anzi, proprio grazie a questo, sarà possibile attivare a Piani una sezione di scuola media, qualora l’Ente preposto voglia mettere a disposizione i locali necessari.
L’istituto comprensivo ha – checché se ne dica – una sua logica nei numeri, nella territorialità e in una funzionalità didattica che è quella della continuità verticale, senza sminuire quella orizzontale che continuerà ad esistere tra i plessi di Piani e di Dolcedo e, se ciò sarà possibile, anche con un interscambio in rete con il 1° Circolo didattico.
Infatti le finalità essenziali e costitutive di ogni istituto comprensivo, come ben sanno gli addetti ai lavori, oltre alla continuità e alla territorialità, sono l’integrazione delle competenze e delle differenze, la flessibilità, la sussidiarietà e la solidarietà. Ciò caratterizza l’istituto comprensivo come scuola delle comunità, come presenza unitaria e significativa nel contesto territoriale per la formazione di base delle giovani generazioni.
Tale scuola, infatti, ha il compito di promuovere le capacità degli studenti e di dare senso alla varietà della loro esperienza al fine di ridurre la frammentazione e l’episodicità che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e dei preadolescenti. Inoltre è impegnata a facilitare l’incontro tra culture diverse e a fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi una identità consapevole ed aperta, con pari opportunità per la valorizzazione degli aspetti peculiari della personalità di ciascuno.
Su queste linee ci muoveremo dal prossimo anno scolastico e ci appare quanto meno ingeneroso che fin d’ora venga dato un malaugurato giudizio negativo, paventando lo spettro del degrado culturale che deriverebbe dal nuovo istituto comprensivo, che non è ancora operativo in quella continuità didattica ed educativa richiesta dagli indirizzi pedagogici più moderni e applicati da anni su scala nazionale nell’interesse degli alunni e delle loro famiglie.
Smorzati i toni e acquietati gli animi di quanti si sono sentiti scavalcati in questa operazione di politica scolastica, sarà possibile incontrare i genitori dei veri fruitori della scuola, i docenti che sono preposti alla loro formazione e il restante personale scolastico, onde avviare un proficuo percorso comune sgombro da ogni astiosità e parzialità.

Imperia, 17 novembre 2008.

Scritto da Angelo Amoretti

20 novembre, 2008 alle 12:36