La crisi mondiale ha investito anche Imperia

20 commenti al post

Nel caso fosse sfuggito a qualcuno, la recessione è arrivata anche da noi. Basta leggere il Secolo XIX di ieri, 23 novembre 2008 per rendersene conto definitivamente
Il quotidiano ha condotto una dettagliata inchiesta con il supporto di Ista, Camera di Commercio, Telecom Italia, Enel, Terna, associazioni dei consumatori, Confcommercio, Unione Industriali, Amat e organizzazioni sindacali.
Ne è venuto fuori un quadretto per niente incoraggiante, proprio lo stesso giorno in cui il Presidente del Consiglio ci invitava a consumare e a non cambiare abitudini.
Imperia, che è una roccaforte del partito del Presidente, lo ha anticipato, ma alla rovescia: i consumi sono diminuiti e i cittadini hanno già cambiato abitudini.
Negli acquisti di generi alimentari gli imperiesi spendono il 18% in meno, in quelli dell’abbigliamento il 25%, per i viaggi e il tempo libero i consumi sono calati del 13%. Incredibilmente anche gli acquisti di telefonini sono crollati: -23%. E’ tutta una serie di segni negativi che più che al Nasdaq e al Mibtel mi fanno pensare all’Alaska.
Se ci mettiamo che anche il settore dell’auto è in forte crisi, il Presidente del Consiglio per far credere che va tutto bene dovrà inventarsi qualcosa di diverso da: “Eppure io vedo giovani in macchina, tanti con due telefonini“.
Si prevede un Natale povero, o un povero Natale, ma alla Marina hanno qualche chance in più: Gaetano Bellavista Caltagirone regalerà al quartiere, per conto della Porto di Imperia SpA, due grossi alberi di Natale illuminati, “per risarcire gli abitanti per i disagi arrecati dai cantieri” [parole dell'arredatrice Angela Ardizzone nda].
Finite le feste gli abitanti potranno tranquillamente segarli e bruciare legna gratis per qualche giorno.

Scritto da Angelo Amoretti

24 novembre, 2008 alle 9:50