Incendio al Metz: caso chiuso, ma anche no

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Nella notte del 9 gennaio scorso, un incendio ha distrutto il bar Metz, in via Cascione, di fronte più o meno alla tabaccheria.
Poche ore dopo il fatto, e dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici dei vigili del fuoco, qualcuno ha escluso la matrice dolosa: probabilmente la causa di tutto è stata una macchinetta per il caffè che, surriscaldandosi, ha provocato le fiamme che hanno poi incenerito il locale.
Caso chiuso. Manco ci fosse stato il tenente Colombo a fare le indagini, con la pubblicità in mezzo.
Oggi leggo su la Stampa che le indagini potrebbero riaprirsi. E’ infatti sbucato un filmato ripreso dalla telecamera del tabaccaio di fronte che mostra inequivocabilmente una esplosione, con tanto di sonoro, proveniente dal locale gestito da Pino Castiglione e Renato Ventre.
E’ vero, dice il giornalista, che l’esplosione potrebbe essere stata provocata dalla famigerata macchinetta per i caffè, ma intanto, come si dice, il caso è riaperto.
E a proposito di casi di cui non si sa più nulla: chissà come staranno procedendo le indagini sul mancato attentato al Tribunale?

Scritto da Angelo Amoretti

14 gennaio, 2009 alle 15:44