Legambiente e Ambiente

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La Legambiente, nella persona del Presidente del circolo cittadino, Mario Lano, è contraria alla copertura del torrente Impero.
Con tutto il rispetto per l’ambiente, per la Legambiente e per Mario Lano, mi permetto di osservare che se i tipi di Legambiente di Nizza e Mentone l’avessero pensata come lui, oggi quelle città sarebbero ancora com’erano trent’anni fa.
Forse, prima di dire “no” a priori, bisognerebbe valutare eventuali studi e progetti e poi esprimersi in merito.
Visto che ognuno è libero di esprimere la propria opinione, non ho nessuna difficoltà a confessare che sarei d’accordo sulla copertura di una parte del torrente, una volta stabilito che tutte le norme di sicurezza saranno rispettate e che non ci sarà impatto ambientale.
Quando ho letto dell’idea dei nostri due concittadini, non ho certo immaginato un solettone di cemento con delle righe blu dove posteggiare le macchine. Ho immaginato dei posteggi sì, ma circondati da giardini, alberi e panchine, tanto per fare un esempio.
Rinatulizzare i fiumi ed eliminare le barriere e gli ostacoli artificiali dai corsi d’acqua” è la giusta direzione, secondo il Presidente Mario Lano.
Non si puo’ che essere d’accordo, ma una domanda sorge spontanea: che ne facciamo degli ostacoli naturali?
Non so se Mario Lano abbia mai fatto una gitarella nelle valli Prino, Caramagna e Impero.
Beh, se l’ha fatta si sarà reso conto che gli ostacoli nei letti dei torrenti (chiamarli fiumi mi sembra davvero esagerato) sono rappresentati principalmente dai canneti e dalla folta vegetazione nata selvaggiamente perché a suo tempo una legge ha fatto sì che non si potessero più tagliare né canne né rovi, né alberi.
Quando erano gli anziani a occuparsi dei torrenti e finché la legge lo ha permesso, si potevano percorrere a piedi tutti i torrenti, quasi da foce a sorgente. Loro sì che rispettavano l’ambiente e lo sfruttavano nella maniera migliore, sottobraccio con la natura.
Oggi, se dovesse verificarsi una minima alluvione, i torrenti tracimerebbero in un batter d’occhio proprio perché il corso naturale dell’acqua incontrerebbe ostacoli naturali, oltre a quelli artificiali.
Concludo dicendo che ho simpatia per i Verdi e gli Ambientalisti, anche per quelli che si dicono vegetariani e poi la domenica mangiano il coniglio o l’orata dalla mamma, scusandosi poi confessando: “Come potevo dire no a mia madre?”, ma aggiungo che mi sarebbero ancora più simpatici se prima di dire “NO”, su certe tematiche riflettessero un pochino di più.

Scritto da Angelo Amoretti

29 marzo, 2006 alle 11:06

Pubblicato in Ambiente



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