Porto di Imperia-Oneglia: pescherecci a rischio?

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Questo è l’articolo pubblicato lo scorso 23 marzo su La Stampa e che mi è stato segnalato da un commentatore.
Si potrebbero fare un sacco di considerazioni e la prima che viene spontanea è che probabilmente, gira che ti rigira, i pescherecci da Oneglia potrebbero sparire davvero, come peraltro già subdorato in passato quando qualcuno diceva che lo spazio sarebbe dovuto essere riservato completamente agli yachts.
L’altra considerazione, quella che farebbero i maligni, è che questo gioco tra Regione e Comune del “io te l’avevo detto, ma tu hai fatto finta di niente” sia una colossale presa in giro, giusto per arrivare, a testa alta, allo scopo ultimo, quello appunto di far sparire i pescherecci.

Pescherecci, porto a rischio

«Il Comune di Imperia deve attivarsi immediatamente per indire la gara d’appalto per gli interventi a favore del settore peschereccio del porto di Oneglia, altrimenti si rischierà di perdere il finanziamento regionale»: il monito arriva direttamente dalla Regione.
Precisa Giancarlo Cassini, assessore regionale alla Pesca: «Abbiamo messo a disposizione del Comune un milione e mezzo di euro e abbiamo approvato il progetto definito dell’area. Adesso, però, deve partire la gara di appalto per procedere, poi, con la realizzazione delle opere. Si tratta, infatti, di fondi per i quali è necessario rispettare precise tempistiche di spesa».
Dice ancora Cassini: «Con gli amministratori imperiesi, quando ci siamo visti le ultime volte, avevamo previsto che l’opera fosse realizzata entro il 2009. A questo punto, però, ritengo vi sia una grande urgenza di procedere, altrimenti si rischia davvero di andare oltre i termini e di mettere in discussione la questione. Bisogna rispondere alle esigenze del mondo della pesca, attraverso un progetto che, oltretutto, è condiviso».
Il progetto in questione prevede la risistemazione degli approdi dei pescherecci, con la creazione di punti acqua e luce, il rifacimento dei box ormai fatiscenti e la creazione di una zona per la vendita del pescato sulla banchina di calata Cuneo. Una riqualificazione importante, anche dal punto di vista dell’immagine, per un bacino che non nasconde di avere anche velleità turistiche.
Aggiunge Cassini: «Il progetto è stato concepito per rispondere ai bisogni dei pescatori, con interventi per acqua, elettricità, depositi e zone di lavoro e di vendita. Ma si tratta anche di dare un’immagine più bella del bacino. Vi è certamente il bisogno di rispondere a esigenze nuove. La crisi mostra, infatti, l’esigenza di accorciare la filiera e, con la realizzazione di questo progetto, anche il sistema di commercializzazione del pesce potrà avvalersi della nuova zona prevista in banchina per la vendita del pescato. Mi auguro tanto che il Comune proceda rapidamente a indire la gara d’appalto».

Scritto da Angelo Amoretti

25 marzo, 2009 alle 12:24