Mia zia Pina e Paolo Verda

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«Mi definisco candidato sindaco della città perduta, Imperia – dichiara l’aspirante primo cittadino Paolo Verda. La chiamo la mia mission impossible. Ho bisogno che il Pd ci sia e sia con me. Il mio obbiettivo non è quello di non perdere, ma di non perdere clamorosamente».
il Giornale.it

Dal rinnovato Servellu.it cui vanno i miei sinceri auguri di buona ripresa, sono venuto a conoscenza anche di questo e sono piuttosto sorpreso.
A parte quello che si potrebbe dire sulla doppia negazione, io non aggiungo altro. Riporto solo la lettera che mi ha fatto recapitare mia zia dalla Svizzera tramite un amico comune giunto oggi dal paese delle uacche e degli orologi e che inavvertitamente mia nonna ha già usato per accendere il fuoco:

Caro Angelo,
ho letto la dichiarazione di Paolo Verda su il Giornale.it [ma è anche sull'edizione cartacea di ieri] e ci sono rimasta male. So che ha un blog e che potrei contattarlo direttamente, ma preferisco scrivere a te, nipote carissimo.
Innanzitutto vorrei che Paolo Verda scrivesse qualcosa in proposito, e prestissimo, sul suo sito, poi, grazie alla tua ospitalità, vorrei dargli qualche consiglio, perché è una persona sincera e se li merita a gratis. Sai bene che agli altri non li darei neppure a pagamento.
Allora eccoteli. Verda a un certo punto scrive: “Ho bisogno che il PD ci sia e sia con me“. Ora non so se il PD ci sia o non ci sia, ma a giudicare dal movimento, anche giovanile, che si è venuto a formare intorno al candidato sindaco, si direbbe che ci sia. Ma quel che conta è che ci siano i cittadini che lo voteranno. Voglio dire: se il Pd c’è, evviva!, ma se i cittadini non lo votano, conta poco.
Per farsi votare, anche dagli indecisi e da quelli che magari per votare gli altri due candidati non hanno voglia di turarsi troppo il naso causa soffocamento, occorre, secondo me comportarsi come segue.
Lasciar perdere colazioni, aperitivi e pranzi e stare in mezzo alla gente. Ma non al sabato al mercato di Oneglia e al giovedì a quello di Porto. No. Deve fare come farà David Sassoli, il vicedirettore del TG1 che andrà alle Europee con il PD: “Voglio girare paese per paese, non solo con iniziative pubbliche organizzate. Ma davanti ai centri commerciali, ai supermercati, con megafoni e banchetti. Quello che conta è il contatto con le persone. La gente si deve fidare di te“.
In più ci aggiungerei, caro Angelo, che se fossi in Verda cercherei anche di parlare un po’ dei miei “avversari” politici e del loro passato, di ciò che hanno fatto e no. Chissà che qualcuno, sai, quegli anziani democristiani un po’ di sinistra, antifascisti, che hanno fatto la Resistenza o hanno un parente che l’hanno fatta, non rifletta meglio, prima di mettere la croce su un simbolo.
Spero che la cioccolata ti sia piaciuta.
Tua zia Pina.