Il rumore de la Talpa e l’Orologio

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Sull’ultima vicenda che ha visto coinvolto, anche se indirettamente, il centro sociale la Talpa e l’Orologio, riporto l’articolo apparso su La Stampa del 25 maggio scorso e la nota di Giovanni Bonifazio, (consigliere di circoscrizione e candidato alle comunali come indipendente nelle liste della Lega Nord) pubblicata su Riviera24:

La Stampa

IMPERIA PER UNA SERATA DEL COLLETTIVO STUDENTESCO. LA REPLICA: «ALLE 23.30 ERA TUTTO SPENTO»

Musica alta, accorre la Digos.

Telefonate di residenti che chiamavano per protestare dai caseggiati di piazza Roma. Diverse chiamate fatte ai centralini dei carabinieri e della polizia, finchè è stata mandata una pattuglia a chiedere che il volume venisse abbassato. E’ successo l’altra notte dove al Centro sociale La talpa e l’orologio, in viale Matteotti a Imperia, si stava ascoltando musica. Una serata di festa, quella dii fine anno, organizzata dal collettivo studentesco che si chiama «Il Bombarolo» (dal titolo di una canzone di Fabrizio De Andrè). Il livello dei decibel era forse eccessivo?
A protestare sono stati i residenti di piazza Roma, quelli cioè che abitano sopra la sede del Centro sociale. «Fateli smettere, non riusciamo a dormire», si sono lamentati gli abitanti del quartiere.
Un agente della Digos è andato a verificare, chiedendo agli organizzatori della festa di adoperare volumi più bassi. Proteste eccessive? «Alle 23,30 abbiamo spento l’impianto sonoro: ci scusiamo con tutti i vicini ma non credo che il volume fosse così alto», spiega uno studente. «Non vedo proprio come si possa aver arrecato disturbo. Il problema credo stia tutto nella mentalità di questa città. Per parafrase il titolo del film dei fratelli Cohen: alla fine questo è proprio un paese per vecchi». La sede del Centro sociale, dove si sono tenuti concerti live ma anche serate di dibattito e di incontri culturali di buon livello, è da tempo al centro di polemiche (niente a che vedere con la serata del collettivo studentesco). Avrebbe dovuto già essere chiusa. In base agli accordi presi a suo tempo con le parti politiche, le attività del Csoa avrebbero dovuto essere trasferite in un capannone a Barcheto. Una sede alternativa a quella storica di viale Matteotti, dove i ragazzi hanno ricevuto lo sfratto dai proprietari dell’immobile, situato tra l’albergo Italia e il semaforo all’incrocio con via Cascione. Ma a Barcheto, quando si è trattato di fare il trasloco, gli abitanti si sono ribellati temendo ulteriori disagi per un quartiere già pieno di problemi.
Problemi legati ai rumori e alla viabilità.
La Stampa, 25 maggio 2009

Riviera24

Oggi, a riconferma dei timori degli abitanti di Barcheto sul trasferimento nel quartiere del centro sociale “La Talpa & l’Orologio”, vorrei citarne un articolo apparso sulla cronaca locale di un quotidiano:
“Per permettere agli abitanti di Piazza Roma e dintorni di poter riposare durante la notte a causa dei forti rumori causati da una delle tante feste del centro sociale è dovuta intervenire la Digos”.
A ragione dei fatti accaduti e ampiamente descritti su un quotidiano locale, considerato che i nostri timori sono oggettivamente fondati riteniamo di ribadire un secco “No” al centro sociale a Barcheto.

Per il comitato Giovanni Bonifazio

di Riviera24 – 25/05/2009