Manufatto al Porto: quattro avvisi di garanzia

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Premessa: l’avviso di garanzia non è una faccenda di cui andar fieri e neppure una condanna. E’ semplicemente un avviso che ti arriva a casa in cui ti si comunica che si stanno facendo indagini sul tuo conto e su come ti sei comportato in merito a una determinata questione, dandoti la possibilità di tutelarti.
Detto questo: sono partiti quattro avvisi di garanzia per quanto riguarda il famoso manufatto (o il capannone, chiamiamolo come vogliamo) del porto. E sono arrivati a Paolo Calzia, presidente della Porto di Imperia Spa; all’architetto Emilio Morasso, il progettista e direttore dei lavori; a Delia Marlonghi, amministratore unico di Acquamare Srl; e a Mariassunta Longo, che rappresenta un’altra società del gruppo.
Ne ha dato notizia per primo Il Secolo XIX di ieri, 14 giugno, e oggi è stata confermata da La Stampa, usando il condizionale.
Per Loredana Grita de Il Secolo XIX, “[...] a scatenare il putiferio attorno al capannone della cantieristica era stato un esposto denuncia presentato nel bel mezzo della campagna elettorale (il grassetto è mio nda) dal candidato sindaco del Pd Paolo Verda e dal consigliere dello stesso partito Giuseppe Zagarella“.
Stefano Delfino, che con La Stampa è arrivato il giorno dopo, scrive: “Caso-capannone dentro il nuovo maxi-porto turistico: ci sono quattro indagati. La notizia era nota da un paio di settimane, ora dal Palazzo di Giustizia sono filtrati i nomi“.
Sorge spontaneo, allora, chiedersi perché, se la notizia era nota da un paio di settimane, diciamo nel bel mezzo della campagna elettorale, i quotidiani l’hanno riportata a elezioni avvenute?
A chi era nota la notizia?
Cosa s’intende dire quando si scrive: “La notizia era nota da un paio di settimane“?
Sono certo che l’abuso sia stato fatto in buona fede e che una volta che il Comune si sarà automultato (sì perché come ben saprete il Comune è parte della Porto di Imperia SpA), tutto rimarrà così com’è, anche se continuo a rimanere dell’idea che quel “manufatto” è un pugno nello stomaco al buongusto.
Spero che al limite qualcuno studi un modo per “mimetizzarlo” un po’. Staremo a vedere.