A Imperia va tutto bene

18 commenti al post

Uno (nel senso di Uno, non di un lettore qualsiasi: si è dato proprio questo nick) ha lasciato un commento che secondo me merita più risalto, per cui lo prendo, lo copio e lo incollo in un post dedicato, ringraziando il lettore per averlo trascritto:

Da Repubblica di oggi, 6 luglio 2009
pagina 1 edizione Genova

A Imperia va tutto bene

di Vittorio Coletti

Su questo giornale, qualche giorno fa, Marco Preve ha rivelato che la Porto di Imperia spa, di cui il Comune del capoluogo è socio, era morosa verso il Demanio dello Stato per gli oneri di urbanizzazione relativi ai lavori del nuovo megaporto turistico. L´indomani si poteva leggere in città un testo che annunciava che la Porto spa aveva immediatamente (… dopo l´articolo di Repubblica…) versato il dovuto, e ironizzava su una nuvola nera “che non ha portato i temuti temporali”, “dissolvendosi subito come nebbia al sole”. Di chi era il testo? Dell´azienda stessa, del suo Presidente Conti? No. Le parole di Conti sono altre e stanno correttamente tra virgolette. Allora? Non è finita. Lo stesso giorno dell´articolo di Preve, Legambiente, in un suo rapporto, stigmatizzava “il cemento divoratore di litorali” anche a Imperia. Ecco lo stesso testo riportare le “parole molto dure” di Goletta verde, e poi aggiungere: “È così? Di fatto il porto turistico di Imperia, con tutte le opere a terra, cambierà il volto della città, e non è certamente necessario rivolgersi alla Sibilla Cumana per capire che alla fine lo farà sicuramente in meglio”.
Del resto, si poteva ancora leggere, se ne è mostrato entusiasta “lo stesso Presidente della Regione Claudio Burlando, il quale non è certo a capo di una giunta di centrodestra”; e via osannando. Direte: chi è l´autore di questo scritto? Un politico della locale maggioranza sicuro dei grandi benefici che apporterà l´opera voluta dalla sua parte politica? È forse un comunicato stampa del Sindaco di Imperia o del Pdl? No. È un normale articolo di cronaca apparso sulle pagine imperiesi di un importante quotidiano nazionale. E le parole citate non sono di qualche politico intervistato ma del giornalista che firma.
Il caso, a Ponente, non è isolato. Imperia è divisa in due sull´apprezzamento dei Suv del mare ormeggiati nel piccolo e antico porto di Oneglia, ma la stampa locale non manca di segnalare ai cittadini quanto sono belli quelli più moderni e grossi in arrivo, non pubblica mai un parere critico, se non nelle lettere di qualche lettore, nessuno ha mai fatto un´inchiesta, che so?, su dove scaricano i loro liquami gli eleganti yacht fermi per settimane nel bacino o sui problemi più volte denunciati dalla Capitaneria. Ad Alassio, il sindaco scatenato a torso nudo nelle discoteche è diventato sui media locali un simpatico campione delle notti, senza neppure ridere della sua trippa istituzionale. Quando il senatore Boscetto incappò nell´infortunio di far slittare le norme antisismiche il giorno prima del terremoto in Abruzzo, il trattamento riservatogli dai quotidiani nazionali fu assai diverso da quello, molto comprensivo, delle pagine locali. Naturalmente, non sempre è così, non tutta la stampa, non tutti i giornalisti sono così, e in genere assai libera e varia è l´informazione via Internet, i giornali telematici che seguono con apprezzabile puntualità i casi della politica e delle amministrazioni pubbliche, i blog, alle cui ironie non è sfuggito neppure il singolare articolo da cui siamo partiti.
Ma se si vogliono capire le ragioni del consenso capillare della destra nel Ponente ligure bisogna pensare anche alla cassa di risonanza e al sostegno alle sue imprese costituiti dai media locali o perlomeno dalla maggioranza di essi.
Sta a vedere che Berlusconi, sempre impensierito dai giornali, nonostante tutti quelli costosi che possiede, finirà per invidiare Claudio Scajola, così ben servito, a costo zero, dall´informazione di casa sua.