Lettera aperta di Nicola Podesta’ ai quotidiani locali

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Il Prof. Nicola Podestà ha inviato una lettera aperta a La Stampa e Il Secolo XIX, che riporto di seguito:

Mi ha sinceramente sorpreso la dimensione del coro di proteste sorto spontaneo come reazione all’atteggiamento assunto dall’Amministrazione comunale (o forse solo da una ristretta cerchia di persone, la cosa andrebbe chiarita) nei miei confronti. Ma anche mi consola: vuol dire che si è lavorato bene. E’ una dimostrazione del fatto che il compito affidatomi nel 1994 dal sindaco Claudio Scajola,  cui stava a cuore la sorte dell’Osservatorio Meteosismico di questa città, è stato svolto nei modi dovuti. L’Osservatorio è entrato nel cuore dei cittadini con una dimensione estesa ben oltre il suo ruolo istituzionale di stazione di raccolta dati o di luogo in cui si compilano bollettini. Se così non fosse, non si spiegherebbero gli oltre seicento sostenitori raccolti in pochi giorni su Facebook, moltissimi i miei ex alunni che ricordo con affetto, e le numerose attestazioni di solidarietà che continuo a ricevere, immancabilmente accompagnate dalla riprovazione per un gesto ingiustificato o, per essere più precisi, pretestuosamente motivato. Infatti, la motivazione economica non regge, essendo stata immediatamente vanificata dalla mia dichiarata disponibilità a proseguire a titolo di volontariato.  Mantenere in vita una struttura che ha accompagnato per 133 anni la storia di Imperia mi interessava assai più del compenso, peraltro molto modesto, percepito. Ma così non è stato e chi ha il potere decisionale continua a nascondersi dietro discutibili dichiarazioni. So bene che nel far lavorare gratuitamente una persona qualche difficoltà formale si incontra, ma sono altrettanto consapevole del fatto che sarebbe bastato appena un briciolo di buona volontà e un po’ più di tatto per trovare una soluzione. Se la buona volontà non c’è stata, il tatto, poi, pare completamente sconosciuto a qualcuno: il giorno successivo all’annuncio della mia “defenestrazione”, di buon mattino, operai comunali sono stati inviati con somma urgenza a cambiare la serratura.
Gesto quanto mai offensivo e umiliante. A Imperia, e non solo, se ne sono accorti tutti tranne chi ha dato l’ordine; mi piacerebbe ricevere delle scuse, ma non mi illudo. Vorrei parlare delle numerosissime attività svolte con il coinvolgimento delle scuole e, più in generale, della popolazione anche in perfetta armonia con settori delle passate Amministrazioni, ma sarebbe troppo lungo. Accenno solamente ad una recente visita entusiasticamente effettuata da una scolaresca di Briançon.
In conclusione ringrazio e saluto tutti coloro con i quali ho avutomodo di collaborare, gli Amministratori e gli Enti che mi hanno permesso di sviluppare
positivamente la vita di una preziosa componente della nostra comunità e le persone cheho incontrato durante lemanifestazioni svolte. Un pensiero particolare agli storici amici dell’Osservatorio che stanno vivendo questo momento con grande intensità emotiva e con amarezza.
Nicola Podestà, 21 luglio 2009

Scritto da Angelo Amoretti

21 luglio, 2009 alle 12:13