Aprite le menti (e anche i dehors)

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L’Arci di Oneglia è stata multata di 1.300 euro per il concerto organizzato sabato scorso sulla banchina del porto.
L’autorizzazione non era stata data, ma la richiesta neppure respinta.
Il problema sta in un dehor e in una porta che, regolamento alla mano, il Comune non permette di aprire al Circolo.
Tale regolamento, infatti, dice che possono installare i dehor solo gli esercizi che hanno l’entrata dalla banchina. Com’è noto l’Arci di Oneglia ha l’entrata in Via Bastioni di mezzo, perpendicolare a Calata Cuneo, quindi, niente dehor.
Danilo Berti, il Presidente dello storico Circolo afferma che come associazione onlus, l’Arci “è soggetta a regole diverse da quelle delle altre attività commerciali, ma il Comune tende a ignorarlo”.
Pasquale Indulgenza e Carla Nattero dicono che si tratta di discriminazione bella e buona.
Per quanto possa contare, lo penso anch’io e mi domando come mai la classe politica imperiese di centrodestra, nonostante il passare del tempo, mantenga una mentalità così retrograda.
C’è un locale che offre qualche evento, che potrebbe arricchire un po’ di più questa nostra povera estate imperiese, e gli si impedisce di farlo.
Qua vanno solo bene le feste di San Giovanni e gli eventi organizzati dal Comune o dalle associazioni che gli sono vicine. O il caos estivo di Prino.
Se a organizzare qualcosa di diverso è qualcuno “non allineato”, non va.
I nostri amministratori dovrebbero rendersi conto che se in un luogo c’è una manifestazione interessante, i turisti, per esempio, ci vanno lo stesso, a prescindere da chi la organizza e la città ha tutto da guadagnarci.

Scritto da Angelo Amoretti

29 giugno, 2006 alle 8:49

Pubblicato in Attualità



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