Il torrente Prino non sta bene, grazie

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Per fortuna i letti dei torrenti imperiesi, Caramagna, Prino e Impero, non come avvenuto in passato, stanno per essere ripuliti e comunque non sembrano incutere particolari preoccupazioni tra gli abitanti.

Lo ha scritto Natalino Famà sul Secolo XIX di ieri a proposito dei tombini intasati in città.
Ora non è per voler contraddire il giornalista, né per creare ansia negli abitanti, ma la situazione del torrente Prino, nei pressi del ponte romanico di San Martino a Clavi, è questa:

Il ponte romanico di Clavi

Un muro di canne che se dovesse venire una piena impedirebbe alle acque di scorrere alla foce provocando, credo, danni non indifferenti.
So bene che le canne, essendo assai flessibili, si piegano con facilità, ma c’è il rischio che in certi punti vengano letteralmente sradicate e in quel caso, con tutte le radici, sarebbero trascinate verso il mare.
L’anno scorso è stato fatto un bel lavoro dallo sferisterio, con un piccolo sforzo quest’anno si può fare di più.
L’Assessore all’Ambiente Giovanni Amoretti – con cui non sono parente neanche alla lontana, detto per inciso nda – saprà sicuramente che il Ponte è stato restaurato da poco e che, probabili alluvioni a parte, meriterebbe un pochino di attenzione in più. Forse chiedere anche due lampioni sul lungotorrente e un faretto che illumina la chiesetta di San Martino – anch’essa restaurata da poco – è chiedere troppo, ma intanto la cosa più urgente da fare sarebbe quella di tagliare le canne e altra vegetazione in mezzo alle acque.
So che per questa segnalazione forse avrei dovuto contattare la custode della frazione che poi l’avrebbe girata all’Assessore competente, ma mi viene più comodo così anche perché non ho voglia di andare fino al Ciapà.
Se qualche lettore ha da segnalare casi analoghi riguardo ai torrenti, lo scriva nei commenti e se vuole inviare delle foto lo faccia a: imperiaparla[chiocciola]gmail.com