L’invasione dei Marziano

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SONO AFFARI DI FAMIGLIA
In società con figlio e fratello del segretario generale il progettista della nuova sede Paola Muratorio
Un “corvo” inguaia Marziano
Anonimo svela un imbarazzante intreccio societario tra i vertici della Camera di Commercio

Una lettera anonima inviata all’assessore regionale al Commercio Guccinelli (e arrivata sulle scrivanie di quasi tutti i vertici delle categorie commerciali e imprenditoriali imperiesi) sta mettendo in forte imbarazzo i vertici della Camera di Commercio della Provincia di Imperia e in particolare il segretario generale Giorgio Marziano “accusato” di essere parte integrante di una sorta di consorteria affaristica che (attraverso una società ribatezzata Orivei Srl) pare sovrapporsi alla stessa Camera di Commercio.
La lettera (a firma di un sedicente Mario Bianchi) oltre a rivelare l’esistenza di questa società immobiliare (che risulta costituita il 26 febbraio 2007) ne rivela anche i nomi di alcuni componenti, in particolare quello dell’ex Presidente Giovanni Danio (succeduto a Giuseppe Bianchi in seguito al suo arresto) e quello di Gianfranco Croese, presidente dell’Azienda Speciale della stessa Camera di Commercio (oltre che della Cia, Confederazione Agricoltori). Giorgio Marziano (chiaramente) nella Orivei Srl non compare in prima persona, ma è ben rappresentato. Ci sono infatti il figlio Alessio e il fratello Giovanni.
E’ lo stesso Marziano che, nei mesi scorsi, era stato scelto dal commissario prefettizio Umberto Calandrella come amministratore unico di Sanremo Promotion. Carica ricoperta fino a poche settimane fa.
Insomma, la vicenda non è bella.

E nelle scorse settimane (seppur sotto traccia) ha fatto gridare allo scandalo molti dei soggetti che da mesi lavorano per trovare un accordo che tolga l’Ente camerale dalle secche del commissariamento. Proprio a questo poposito il 3 settembre il commissario Alberto Ravecca ha convocato tutti i soggetti interessati per annunciare come procedere per la formazione del nuovo consiglio (22 membri) e per l’individuazione di quello che sarà il Presidente (Beatrice Parodi o Enrico Lupi i più papabili). Prevediamo sguardi imbarazzanti intorno al tavolo delle trattatvive. Infatti non è tutto e il bello viene ora. La Riviera, attraverso una serie di verifiche incrociate tra le visure camerali delle società e dei suoi appartenenti, ha scoperto anche molto di più. Nella Orivei Srl compaiono altri soci. Tra questi l’architetto Paola Muratorio e suo fratello Domenico (con il quale divide lo studio di progettazione a Imperia). Bingo! E’ la quadratura del cerchio. E’ solo il caso di ricordare che la Muratorio (che è tra l’altro presidente della Cassa nazionale di previdenza degli architetti) altri non è che il progettista e direttore dei lavori della nuova Camera di Commercio di Imperia (ex area Sasso) un’opera da 6-7 milioni di euro in fase di ultimazione. L’incarico, che ha fruttato alla Muratorio una parcella da 600-700 mila euro (e qui sta la nota dolente) le fu affidata dalla Camera di Commercio (Marziano già segretario generale subentrato a Sandro Scajola, andato in pensione poche settimane prima) a trattativa privata. In sostanza Giorgio Marziano e i suoi sodali hanno affidato un incarico a una loro socia in altri affari, la Muratorio. Un fatto certamente non illecito, ma di cattivo gusto sì.
Ma la ragnatela societaria è anche più estesa. Basta scorrere l’elenco dei soci della Orivei Srl per trovare altri nomi interessanti. Della Società, appositamente costituita per aggiudicarsi all’asta un capannone industriale a Dolcedo (il paese di Giovanni Danio) figura nel ruolo di amministratore unico un altro personaggio molto vicino a Giorgio Marziano, l’imprenditore Gianfranco Sasso, 63 anni di Imperia, la cui figlia (Sonia) è in società con i fratelli Giorgio e Giovanni Marziano in un cantiere navale di Imperia (Cantieri di Imperia srl). In quest’ultima società compare un altro nome interessante. E’ quello di Roberto Ramella. Che naturalmente è socio anche della Orivei Srl. Ora, su chi si nasconda dietro l’improbabile pseudonimo di “Mario Bianchi”, che con la sua lettera ha già messo in subbuglio e indispettito buona parte del mondo imprenditoriale imperiese a cominciare dal commissario camerale Ravecca (che pare abbia richiesto il parere di un penalista per valutare l’operato di Marziano e soci) circolano due ipotesi. La prima, plausibile, è che ci sia dietro un noto immobiliarista di Imperia che come i soci della Orivei srl aveva messo gli occhi su quel capannone di Dolcedo e se l’è visto soffiare. La seconda è che sia in atto un tentativo di minare la credibilità dei vertici delle associazioni che raggruppano gli agricoltori (determinanti nell’appoggio alla candidatora del presidente di Confcommercio Enrico Lupi) in vista della corsa per la presidenza dell’Ente camerale, commissariato ormai da un anno e mezzo.
Quel che è certo è che, dopo questa frittata, la figura di Giorgio Marziano (149 mila euro lo stipendio annuo in Camera di Commecio senza contare il compenso percepito come amministratore unico di Sanremo Promotion fino a poche settimane fa) ne esce terribilmente indebolita.
Andrea Moggio – La Riviera, 28 agosto 2009

Scritto da Angelo Amoretti

28 agosto, 2009 alle 17:20