Considerazioni di un aspirante leccaculo

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Sabato 31 ottobre, alle 17, presso la sala grande dell’ARS (Associazione per il Rinnovamento della Sinistra) in Salita Ricardi 6, ad Imperia (Oneglia) si terrà il recital del noto regista e attore Franco Carli, autore della lettera che segue:

Caro Mauro,
ti ringrazio dell’invito e sabato 31 ottobre sarò all’ARS di salita Ricardi. Non è la prima volta che sono vostro ospite e sappi che di ognuna conservo un ricordo gradevole. Ciò nonostante devo confessarti che questa del 31 sarà, ahimé, anche l’ultima. Niente di personale, credimi. Ti spiego: il fatto è che questa estate ho letto un libro. Sì, ma che c’entra, dirai tu. Ti spiego: si tratta del saggio di un giornalista inglese, del Times, precisamente, che si intitola “Il manuale del leccaculo”. Ne sono stato folgorato, come Saulo sulla via di Damasco.
Folgorato: Saulo dal Buon Dio, io dal Buon Senso. E mi sono improvvisamente reso conto che, ormai giunto alla mia età, che è ormai la terza, per non dire quarta, e magari abbondante, io nella vita ho sbagliato tutto. E così ho deciso di correre ai ripari e di intraprendere, seppure tardivamente, la professione del leccaculo. Non sarà facile, lo so, perché oggi nel nostro Paese lavora a pieno regime un0incredibile quantità di leccaculo di lungo corso e la concorrenza è spietata. Capirai allora la mia reticenza nell’espormi a frequentazioni compromettenti. E voi dell’ARS, devi ammetterlo, compromettenti lo siete: a detta di persone autorevoli e degne di fede siete fannulloni, anti-italiani, farabutti. Foste solo delle scort, passi! Foste solo dei collusi con la mafia, passi! Foste solo evasori fiscali o, che so, foste solo impegnati a cementificare la costa, foste insomma tutto questo, passi, passi pure, ma anti-italiani proprio no! Oibò| Non si può! Lo capisci, vero? E io allora, povero apprendista leccaculo che fine farei?
Ce n’è quanto basta allora perché quello del 31 sia il nostro ultimo incontro. Spero che tu capisca e non me ne voglia e il 31 cercherò di spiegare che converrebbe anche a voi esercitarvi nella nobile arte della leccaculaggine: e cioè compiacere sempre il padrone e sempre adularlo, non importa perché, magari per la sua intraprendenza, magari per la sua capacità amatoria, e sempre applaudirlo, come si farebbe con un animatore di villaggio turistico e dargli ragione, non importa su che, e farlo possibilmente in sua presenza, o almeno in presenza di chi possa riferirglielo. E se poi qualcuno, magari con il pretesto della libertà di stampa, avesse l’improntitudine di contstarlo, voi querelatelo e querelatelo soprattutto se quel qualcuno dicesse la verità, perché la verità è nemica dei leccaculo.
Troverete facilmente al vostro fianco qualche buon avvocato, di quelli che hanno negli occhi gli importi delle proprie parcelle come in un tassametro, che perorerà la vostra querela in piena coscienza. La sua. E tanto basti.
Il nostro incontro sarà dunque per me un buon esercizio, un ripasso proficuo a cui potremmo anche dare un titolo. Potrebbe essere: “Considerazioni di un aspirante leccaculo”. Ti va? Altrimenti vedi tu. A prsto allora. Per ora avrei finito e a questo punto dovrei salutarti, ma lo faccio in silenzio e confido che tu non sparga la voce. Qui lo dico e qui lo nego.
Ciao
Franco

La cittadinanza è cordialmente invitata.
Seguirà rinfresco.

Scritto da Angelo Amoretti

30 ottobre, 2009 alle 16:49