Dieci domande al Sindaco Strescino

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L’opposizione in Consiglio comunale (PD, PRC, IdV, Sinistra per Imperia, Con Imperia) sta mettendo a punto dieci domande da porre al Sindaco sulla gestione dei porti.
Le domande saranno rese pubbliche sui quotidiani e sui siti internet e oggi su la Stampa, in un articolo di Maurizio Vezzaro, leggo che il Sindaco risponderà se saranno domande “sensate“.
Già questa affermazione mi suona male perché lo trovo scarsamente rispettoso, dal punto di vista intellettuale più che da quello politico, nei confronti di chi pone le domande e anche di chi aspetta le risposte.
Trovo anche bizzarro che il Sindaco dica: “Cosa penso di questa idea? A dir la verità, credo ci siano talmente tante occasioni per discutere pubblicamenmte l’argomento, e mi riferisco principalmemte alla sede più deputata, il Consiglio, che questa mi suona più come una trovata mediatica” perché in Consiglio Comunale, con i regolamenti vigenti, ci sarebbe giusto il tempo per porle: le risposte chissà quando arriverebbero.
Sarà pure una trovata mediatica, un po’ come quella di farsi invitare a cena dai cittadini, per dire, ma a me l’idea piace.
Leggeremo le domande e poi, forse, si spera, anche le risposte.
Perché il Sindaco non si accontenta di domande “sensate“, risponderà anche se saranno il “meno politicizzate possibile“.
Mi vedo già Verda, Indulgenza, Dal Mut, la Nattero e Rollero che sbianchettano le domande originali e cominciano a riscriverle:
1) Di che colore era la barca bianca di Giovanni?