Solidarieta’ a Marco Ballestra

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Il Comune di Ventimiglia è pronto a chiedere 5 milioni di euro di danni a Marco Ballestra, che lo avrebbe insultato, ingiuriato e diffamato nei 22 mesi di attività del blog alzalatesta.net, la cui chiusura è stato decisa da Maria Grazia Leopardi, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sanremo.

Lo leggo in un articolo de Il Secolo XIX online del 24 dicembre.
Nell’articolo si legge anche che Marco Ballestra avrebbe fortemente leso l’immagine della città di Ventimiglia.
Non so dire se a ledere l’immagine della città di confine [ammesso che sia stata lesa] abbia contribuito di più Marco Ballestra o qualcun altro.
Voglio occuparmi del caso “umano” e dal momento che Ballestra è un blogger, me ne occupo perché è un “collega” e quello che sta succedendo a lui, potrebbe presto succedere a tanti altri, per cui a Ballestra, come ho già scritto in passato, va tutta la mia solidarietà.
Perché i tempi si fanno difficili: ti scappa una parola e ti ritrovi denunciato; sei una voce fuori dal coro e ti chiudono il blog, con tanto di rischiesta danni. Lo fanno con i “piccoli” per intimorirli, per toglierseli dai piedi. Con i “grandi” il discorso è diverso. Il grande ha le spalle coperte e una visibilità mediatica a livello nazionale, se non internazionale e allora diventa più complicato.
Ora io capisco che qualcuno possa essersi indignato per le cose che Ballestra scrive sul suo blog e a onor del vero bisogna dire che qualche volta può essere andato sopra le righe, ma il fatto è questo: lui scrive cose che molti sanno, ma nessuno dice. Si occupa di abusi e di faccende poco chiare che sono sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede o finge di non vedere.
E siccome in certe amministrazioni – ma credo che in tutta Italia funzioni così, con le dovute proporzioni – tutto deve filar liscio, se per caso qualcuno prova a far sapere ciò che realmente accade, per toglierlo di mezzo gli chiudono il blog e gli chiedono un risarcimento danni spropositato.
Al riguardo Berlusconi, per risarcimento danni, a Repubblica avrebbe dovuto chiedere la Kamchatka e la Repubblica di San Marino, per dire.
Ci sono altre cose che mi meravigliano in questa faccenda.
La giunta comunale di Ventimiglia ha votato all’unanimità il mandato al sindaco di procedere alla denuncia.
Sarebbe stato bello, ma è un sogno, che almeno un assessore si fosse per così dire “dissociato”.
Dall’opposizione o dalla “non maggioranza” non ho ancora letto nulla in proposito. Dai sindacati neppure.
I giornalisti locali pare propendano da una parte sola: quella che dà meno noie.
Su Facebook è stato fondato un gruppo di solidarietà a Marco Ballestra e tra i componenti non vedo nessun giornalista locale.
Loro, sui blog e su Facebook, sono meravigliosi: stando bene attenti nel non esporsi, vanno, leggono, curiosano e riferiscono.
Prendono foto anche se non hanno un account. Ne basta uno, poi in redazione sbirciano tutti. Ma nessuno ha gli attributi, a parte qualche rara eccezione, per lasciar traccia del loro passaggio.
Tempo fa il Ministro Scajola ha rimproverato i consiglieri regionali del Pdl dicendo loro che sono dei “cacasotto“. Si consoli, il Ministro: non solo i consiglieri del suo partito lo sono e la pupù ci sta sommergendo.

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