Un comunista a Imperia

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E’ arrivato e farà abbeverare i cavalli nella fontana di Piazza Dante.
Un vero comunista, di quelli che “la proprietà è un furto”.
Si tratta di Vladimir Olegovich Potanin che si è aggiudicato Villa Carpeneto offrendo 4 milioni e mezzo di euro contro i due milioni e 300 mila della base d’asta.
Vladimir Potanin è uno degli uomini più ricchi del mondo, il re del nickel, di quelli che hanno avuto mano libera da Putin, purché non si occupino di politica e facciano soldi per la Russia, come Abramovich, per intenderci.
Ho fatto una piccola ricerca e mi sono imbattuto in questa intervista al marito di Anna Politkovskaja di cui riporto uno stralcio:

Ricorda un momento decisivo, quello in cui Anna cominciò a trasformarsi nella numero 211?
«Sì, certo. Fu nel 1994, quando si occupò della lotta tra gli oligarchi Vladimir Potanin e Vladimir Gusinskij per il controllo di Norilsk Nickel, il più grande produttore mondiale di nickel, che doveva essere privatizzato. Vinse Potanin, ma a un certo punto Gusinskij chiamò Anna e le mostrò un dossier diffamatorio che aveva raccolto sulla nostra famiglia. Anna era spaventata, andai a prenderla e parlammo a lungo, seduti in macchina. Lì lei decise che sarebbe andata avanti comunque, anche se temeva il discredito anche più della morte. Lì nacque l’Anna che poi tutti hanno conosciuto».

Stiamo allegri e siamo ottimisti: magari il compagno Potanin trasformerà Villa Carpeneto in una scuola per giovani comunisti locali che un giorno diventeranno tutti arcimilionari e andranno in giro per il mondo a comprare ville all’asta per conto del comune con “il più importante comprensorio per la nautica del Mediterraneo“.