Integrazione

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Dunque: chiama il 118 perché suo figlio ha una tosse insistente. Arriva la Dottoressa e le chiede di togliersi le scarpe prima di entrare in casa. E’ un musulmano. Lei non se le toglie.
Visita il bambino e se ne va.
Lui è l’imam fondatore dell’associazione italo-turca che raccoglie centinaia di sostenitori e dopo la visita chiama il responsabile del 118 al quale fà le sue rimostranze e dichiara: “Siamo in Italia: anche voi dovete seguire le nostre regole“.
So che è un terreno fragile, ma se dico che sto dalla parte della Dottoressa e che giusto perché siamo in Italia funziona che quando un dottore entra in casa al limite le scarpe se le pulisce, ma non se le toglie, come tutti, peraltro, passo per razzista, xenofobo, islamofono, intollerante e dis-integrante? Sì? Beh, lo dico lo stesso e se l’imam non gradisce, la prossima volta chieda se è possibile avere la visita di un dottore musulmano.
Viene il dottore da mia madre, è con lo scooter, piove, bagna il pavimento. Visita mia madre, gli dò venti euro e lo ringrazio senza battere ciglio. L’importante è che abbia visitato mia madre: per me può essere di qualsiasi religione, il suo mestiere lo ha fatto bene.

Scritto da Angelo Amoretti

3 marzo, 2010 alle 9:20

Pubblicato in Attualità

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