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Società israeliana prende sede nel capoluogo. Alberti: “Il primo seme del polo tecnologico”.
Si chiama Lynx ed è una società israeliana ad altissimo profilo tecnologico che ha deciso di localizzare ad Imperia la propria sede europea. Lo ha annunciato il presidente dell’unione industriali Alberto Alberti.
L’onorevole Claudio Scajola ha anche parlato della creazione di un incubatore di impresa nell’area dell’ex stabilimento Sairo, per realizzare un polo tecnologico che assecondi l’iniziativa di settori avanzati.
Questo è quanto era scritto ieri su Il Secolo XIX.
Oggi si apprende da La Stampa che la novità principale è quella denominata “Toh Farm” o “Tho Farm”, che in pratica sarebbe un robot per raccogliere le olive progettato dalla Elsag di Genova. Ci dovrebbe essere la possibilità di lavoro per una cinquantina di persone, tra periti e ingegneri. Ma Sviluppo Imperia prevede anche un centro di eccellenza, un “Test Bed”, la cui realizzazione sarà affidata alla Selex Communication.
Cos’è il Test Bed?
“Un sistema di infrastrutture tecnologiche per monitorare il territorio e tenerne sotto controllo gli aspetti idrogeologici, offrire maggiore protezione ai cittadini negli ambiti urbani, arginare il fenomeno degli atti di vandalismo e mettere in sicurezza i porti” dice Gualdaroni dell’Elsag.
C’è un po’ di confusione, vero?
A questo punto sorgono due domande spontanee e sarebbe carino avere delle risposte:
la Lynx Israeliana, sparita dal contesto, che fine ha fatto?
Il Test Bed ha tutta l’aria di essere un grande occhio e un grande orecchio su tutto il territorio.
Visto che nell’era del Grande Fratello ci siamo già, stiamo forse entrando in quella del fratellastro?

Scritto da Angelo Amoretti

27 settembre, 2006 alle 10:04

Pubblicato in Personaggi



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