Shalom, Lynx!

1 commento al post

Mi ero lamentato perché la notizia riguardante la Lynx era sparita dai giornali, ma come per incanto è ritornata sulle quattro pagine che L’Unione Industriali di Imperia ha fatto inserire nei vari giornali locali.
Gli stralci che riporto sono tratti da La Riviera del 29 settembre.

INCUBATORE DI IMPRESE
Da realizzarsi nell’ex raffineria SAIRO. Avrà un finanziamento pubblico di 3 milioni e mezzo di euro. L’area sarà messa a disposizione gratuitamente da Imperia Sviluppo. L’obiettivo è costituire un polo tecnologico che assecondi l’iniziativa imprenditoriale in settori avanzati. Progetti analoghi anche su Ventimiglia (Val Roja) e Sanremo (Valle Armea).

SELEX – LYNX PARTNERSHIP TECNOLOGICA (ndr: è scritto “partnerschip”, ma non importa)
E’ l’iniziativa portata avanti da Confindustria Imperia per la quale la Società israeliana Lynx ha scelto Imperia per localizzare la sede europea.
Fondata nel 1998, la Lynx ha sedi in Israele, USA/CA, Italia e Cina. Partner di Selex Communications, la più grande azienda italiana di comunicazioni che appartiene al Gruppo Finmeccanica, l’israeliana Lynx, forte del supporto della casa madre, ha creato una newco in Liguria ed è entrata a fa parte del distretto Tecnologico Ligure SIIT.
La localizzazione della sede europea ad Imperia ha l’obiettivo di costruire intorno a questo importante seme un vero e proprio polo legato alle avanzatissime tecnologie nel settore delle fibre ottiche, puntando ad attrarre sul territorio altre imprese di spicco.
Ci sono ricorsi curiosi in questa storia che ovviamente interessa Imperia tutta.
La SAIRO, fondata nel 1921, era la raffineria più antica d’Italia. Negli anni settanta gli azionisti di maggioranza erano diventati i fratelli Azria, molto vicini a Israele, che a Marsiglia gestivano la Frahuil (ex France Huile). Il fratello maggiore, Raymond, era universalmente riconosciuto come “il re dell’olio d’oliva”.
Della SAIRO si era occupato, quando era Sindaco della nostra città, Claudio Scajola .
Aveva chiesto al Presidente e Amministratore Delegato della Società, Egidio Conte, di spostare lo stabilimento.
Il Presidente aveva risposto che si poteva anche fare, pur di mantenere il posto di lavoro ai venticinque dipendenti.
Nell’occasione, della SAIRO si era occupato, in qualità di consulente del lavoro, anche Luigi Sappa, ora Sindaco di Imperia.
Non se n’era fatto niente. Raymond Azria era morto e il suo impero, crollando, nel 1999 si era portato nel baratro anche la SAIRO.
Nessuno si preoccupò più del dovuto e i sindacati fecero ciò che poterono: un po’ di volantinaggio qua e là. Gli Azria avevano altro a cui pensare.
La SAIRO fallì e venticinque persone si trovarono per strada, nell’indifferenza di tutti.
Della SAIRO si è ancora occupato Claudio Scajola quando era Ministro delle Attività Produttive. Forse se ne sta ancora occupando. Luigi Sappa, se ne occuperà, in qualità di Sindaco, insieme alla Lynx israeliana e il cerchio si chiude.
Sarebbe bello che la Lynx, magari su suggerimento dei sindacati, pensasse a qualcuno di quei venticinque che sono stati mandati a casa nel 99 e non hanno più trovato lavoro fisso.
Ad ogni modo: buon anno e buon Yom Kippur.

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2006 alle 16:12

Pubblicato in Attualità



    Articoli correlati:

    • Nessuno