Area della discarica Ponticelli sotto sequestro

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A leggere ciò che scrivono certi nostri quotidiani locali, online e di carta, a proposito della vicenda del sequestro di un’area della discarica di Ponticelli, si direbbe che se quindici operai rischiano la cassa integrazione, la colpa è del magistrato.
A qualcuno è balenato per l’anticamera del cervello che ci sono svariati indagati e che se alla Ponticelli c’è qualcosa che non quadra non è colpa della giustizia, ma di coloro che l’hanno gestita?
Tra gli indagati ci sono l’ex Presidente della Provincia Gianni Giuliano, Alberto Bellotti, ex assessore provinciale all’Ambiente e attuale assessore provinciale; Sandro Barla, ex funzionario provinciale, oggi dipendente del Comune di Sanremo; Daniele Sfamurri, funzionario della Provincia; e Franco Minasso, geometra della Provincia.
Se nei prossimi giorni quindici operai resteranno senza lavoro, questi cinque signori saranno, come si suol dire in questi casi, “sereni”?
E le dichiarazioni di Pierpaolo Pizzimbone, amministratore della Ponticelli, mi lasciano piuttosto basito:

Siamo certi che si tratta del regalino che il pm Maffeo ha voluto fare alla citta’, prima del suo trasferimento e dell’ennesima conferma della sua azione persecutoria nei nostri confronti. [Qui]

Oggi al Quirinale il Presidente Napolitano, parlando ai giovani magistrati in tirocinio ha detto, tra l’altro, che i “valori costituzionali dell’autonomia e indipendenza si difendono tutelando i magistrti dai comportarmenti che creano nei loro confronti un clima di ingiusta delegittimazione“.