Imperia d’epoca

senza commenti

Ieri sera ho fatto quattro passi al Prino e, pur essendo quasi finita la ’stagione’, ho notato con piacere che c’erano ancora moltissimi ragazzi a ballare il reggae col DJ Jagha. Quell’angolo di Imperia è davvero suggestivo e molto frequentato dai giovani che arrivano anche da fuori città a riempire i vari locali a due passi dal mare. Da qualche anno a questa parte la zona più a ovest della città aveva preso una vitalità che non si vedeva dagli anni settanta, quando c’era soltanto il Ferrocarrill. Ebbene, pare che tutto ciò abbia i mesi contati. Si vocifera che per una ragione o per l’altra tutta questa vitalità verrà soppressa. A quanto pare i locali verranno fatti chiudere perchè il Prino non sopporta la musica e i giovani. Deve tornare quello che era: un luogo tranquillo per anziani benestanti che andranno a abitare il residence che sorgerà dov’era il centro commerciale.
Non c’è niente da fare: quando a Imperia sorge qualcosa di nuovo, soprattutto per i giovani, qualcuno cerca di demolirlo. Si preferisce la ‘normalità’. Si preferisce una città d’epoca, con le vele, i motoryacht e le rotonde. Le rotonde: che bella invenzione! Negli altri Paesi le stanno demolendo perchè si sono resi conto che non servono a nulla e noi ne faremo un’altra in Piazza Calvi.
D’altronde, se abbiamo l’assessore che si occupa di arredo urbano, qualcosa dovranno pur creare per farlo arredare.

Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2005 alle 9:27

Pubblicato in Attualità



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