Imperia d’epoca
Ieri sera ho fatto quattro passi al Prino e, pur essendo quasi finita la ’stagione’, ho notato con piacere che c’erano ancora moltissimi ragazzi a ballare il reggae col DJ Jagha. Quell’angolo di Imperia è davvero suggestivo e molto frequentato dai giovani che arrivano anche da fuori città a riempire i vari locali a due passi dal mare. Da qualche anno a questa parte la zona più a ovest della città aveva preso una vitalità che non si vedeva dagli anni settanta, quando c’era soltanto il Ferrocarrill. Ebbene, pare che tutto ciò abbia i mesi contati. Si vocifera che per una ragione o per l’altra tutta questa vitalità verrà soppressa. A quanto pare i locali verranno fatti chiudere perchè il Prino non sopporta la musica e i giovani. Deve tornare quello che era: un luogo tranquillo per anziani benestanti che andranno a abitare il residence che sorgerà dov’era il centro commerciale.
Non c’è niente da fare: quando a Imperia sorge qualcosa di nuovo, soprattutto per i giovani, qualcuno cerca di demolirlo. Si preferisce la ‘normalità’. Si preferisce una città d’epoca, con le vele, i motoryacht e le rotonde. Le rotonde: che bella invenzione! Negli altri Paesi le stanno demolendo perchè si sono resi conto che non servono a nulla e noi ne faremo un’altra in Piazza Calvi.
D’altronde, se abbiamo l’assessore che si occupa di arredo urbano, qualcosa dovranno pur creare per farlo arredare.