Discarica di Ponticelli sotto sequestro: gli sviluppi

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Vincenzo Giacovelli della Uil: «Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni di Pizzimbone. Ho detto ai lavoratori di valutare bene le proposte fatte dall’azienda e sabato daranno una risposta. Non è però accettabile che 11 dipendenti restino fuori dall’accordo, non possiamo creare discriminazioni. In ogni caso di auguriamo che la discarica possa venire riaperta al più presto, in modo da risolvere la questione per il personale e per i cittadini della provincia, che rischiano di accollarsi nuove spese. Come sindacato dialogheremo con tutti, comprese Regione e Provincia, per trovare una soluzione. Ci auguriamo anche che la magistratura dimostri sensibilità e realizzi le verifiche in tempi brevi».
La Stampa, 3 giugno 2010

Come sappiamo un’area della discarica di Ponticelli è sotto sequestro e a seguito di ciò, il primo provedimento che è stato preso dai proprietari è stato quello di licenziare 17 dipendenti.
Pizzimbone, che ha un cuore d’oro, avrebbe trovato una soluzione per 6 di loro, ma la Uil non ci sta: “o tutti o nessuno” è in pratica il pensiero di Giacovelli.
Mi meraviglio che si auguri una veloce riapertura della discarica perché con tutto il rispetto per la classe operaia che, come noto, andrà in Paradiso, mi chiedo, e so che è una domanda delicata da un milione di euro, se sia più importante l’occupazione in quel posto di diciassette persone – e in genere, per natura, sono dalla parte degli operai – o la salute di altre due o tre mila che  ci vivono nei dintorni.
Voi cosa ne pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

3 giugno, 2010 alle 9:18