Porto, quanto ci costi?

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La Commissione Collaudo esamina i costi del porto che da 30 milioni sono passati a 145.
L’opposizione non ci vede chiaro, Ferruccio Sansa su Il Fatto quotidiano di oggi, neppure.
Nel frattempo il Direttore della Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, rilascia la seguente intervista a Il Secolo XIX di oggi.

La Replica: qui non ci sono bidoni e lo scalo vale di più.
E’ un’aggressione senza nessuna logica
Conti (direttore della spa): qualche politico vuole affossare il porto

Il documento della commissione di vigilanza e collaudo è un’aggressione senza nessuna logica, non corrisponde nei modi, nei termini e nella quantificazione dei numeri. Siamo veramente allibiti, non riusciamo veramente a capire la reala motivazione di tutto ciò..Fedele al suo carattere, fermo e deciso, senza peli sulla linguia come è sua abitudine, Carlo Conti, direttore generale della Porto di Imperia Spa sgombera il campo da possibili equivoci o malintesi.

“La Porto di Imperia spa – incalza Conti – come risulta dai documenti ufficiali, si trova ad avere un porto che, rispetto a quanto era previsto inizialmente ha un valore di diversi milioni di euro in più. Alla fine, quindi, costerà qualche milione di euro in più…ma varrà anche un po’ di milioni di euro in più”.

Tanti soldi…

“Questa spesa se l’accollerà completamente Acquamare srl, vale a dire Caltagirone – replica Conti – a questo punto basta ragionare, succede che i soci della Porto di Imperia spa (oltre ad Acquamare ci sono Comune di Imperia e gli imprenditori privati di Imperia Sviluppo srl, tutti a 1/3 di quote), avranno riconosciuto un valore supplementare di diversi milioni di euro, da dividere in tre. Anche il Comune di Imperia, quindi, beneficierà di questa situazione. Non solo. Visto e considerato che si parla di vendere le quote pubbliche…”

A questo punto, conti passiamo a Caltagirone…

“Se c’è stata una responsabilità, per così dire da parte sua è stata quella di spendere più di quello che aveva preventivato. Ma non tocca certo a me, e neppure agli altri, difendere le azioni di Acquamare. Voglio però, quello sì, definire i rapporti che ci sono sempre stati tra la Porto di Imperia spa e Acquamare. Precisi e trasparenti, ieri come oggi”.

Eppure la Commissione non la pensa così…

“Non abbiamo nulla da nascondere – s’indigna Conti – fatture, documentazione, permessi, concessioni e provvedimenti burocratici di ogni genere. Quando ci è stato richiesto di produrli lo abbiamo fatto, senza alcun timore. Qui si vive di serietà, professionalità e massima trasparenza. Io vivo di quello che faccio, del mio. Non ci sono “bidoni” sul porto”.

Il nome di Angelo Balducci è stato recentemente accostato al porto di Imperia. Qualcuno, in città e non solo, ci ha visto anche qualcosa di poco chiaro…

“In quel momento, quando Balducci entrò in gioco (inizio del 2008 ndr) come presidente della commissione di controllo sul porto (si dimise dopo soli due mesi, ndr) era il “Papa” dei lavori pubblici in Italia. Il numero uno assoluto e indiscusso in materia. Io non so e non sono certo titolato per commentare le vicende che riguardano Balducci. Restano i fatti: è arrivato, ha dato un’occhiata e se n’è andato via…praticamente subito”.

C’è chi crede che attaccare il porto sia attaccare l’ex ministro Scajola, in questo momento già politicamente in difficoltà.

“Scajola non ha certo bisogno di essere difeso da me, lo sa fare benissimo da solo…”

E la politica locale? Perché nessuno, sino ad ora, ha voluto esprimere un’opinione, un commento in proposito?

“Non credo ci sia bisogno della solidarietà del Comune di Imperia, in questa vicenda. Mi aspetto, invece, che dopo che la Porto di Imperia spa avrà un valore aumentato di diversi milioni di euro, arrivi dall’amministrazione comunale, a partire dal sindaco, una doverosa presa di posizione Io stesso sono disponibile ad andare in consiglio comunale…Qui c’è qualcuno che, sul piano politico, o per meglio dire che si nasconde dietro la politica, è disposto ad affossare il porto per motivi francamente ben poco validi. Ci vogliono intimorire? Hanno sbagliato strada. Completamente”.

Il Conti-pensiero si esaurisce qui. Ma è già molto, moltissimo. Anche perché soltanto qualche minuto prima di questo incont questa lunga e articolata intervista, il direttore generale della Porto di Imperia Spa aveva detto al cronista: “No comment”.

Giorgio Bracco per Il Secolo XIX – 30 giugno 2010

A me, che non ci capisco molto, non sono chiare alcune cose.
1) Perché a un certo punto Balducci “è arrivato, ha dato un’occhiata e se n’è andato”?
Credo che Giuseppe Zagarella del PD abbia fatto una interrogazione  in consiglio comunale a tal proposito, ma il bello delle question time è che si sa come vengono poste, ma poi non si rende nota la risposta. Può darsi che qualcuno glielo abbia spiegato, quindi sarebbe carino che qualcuno lo spiegasse anche a noi comuni mortali.
2) Mi sembra paradossale il discorso fatto da Conti riguardo ai costi che farebbero aumentare il valore e che avrebbe da guadagnarci anche il Comune (quindi noi cittadini mortali) perché se così fosse allora ci sarebbe da dire:”Accidenti, allora spendetene ancora di più, che abbiamo tutti da guadagnarci!”
3) In una società in cui ci sono tre soci con parti uguali di quote, uno di loro si fa gli affari suoi senza prima parlarne e decidere insieme agli altri due?

Voi cosa ne pensate?