Pasticcio all’acqua di mare

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Non è una ricetta culinaria estiva, ma quello che mi è venuto in testa dopo aver letto questo articolo.
Da quanto ho capito c’è un nutrito gruppo di imprese creditrici verso la Porto di Imperia SpA che si è riunito dal Sindaco perché la Save Group, una ditta a cui Acquamare ha dato gli appalti per le opere a mare, gli deve un bel po’ di milioni: in parole più semplici, sono andati a batter cassa.
Il Sindaco dice che l’incontro si è reso necessario per tutelare prima di tutto le imprese, anche se “esula dalle dirette competenze del Comune di Imperia“.
Ma della Porto di Imperia SpA che, guarda caso, ha la sede legale in Viale Matteotti 157, dove ha sede il Comune, fa anche parte al 33% proprio il Comune di Imperia che di conseguenza “esula” fino a un certo punto.
Gli altri due soci, sempre al 33%, sono la Imperia Sviluppo Srl e Acquamare Srl. E dunque mi chiedo come mai all’incontro non ci fossero i rappresentanti di queste due Società perché se è la Porto di Imperia SpA a dover sbolognare tutti quei milioni, al portafoglio dovrebbero mettere mano anche:

1) Imperia Sviluppo srl, con capitale sociale di 1 milione e 180 mila euro, è così composta:

Beatrice Cozzi Parodi
Final srl
Emilio Mancinelli e Rosella
Pietro Isnardi
Bianchi Partecipazioni srl
Desiderio Srl
Guatelli Immobiliare
Riccardo Guatelli
Ilio Littardi

e

2) Acquamare Srl

Forse mi è sfuggito, ma direi che al tavolo con il Sindaco Strescino, non ci fosse nessuno dei sopracitati soci.
L’altra domanda che mi è sorta spontanea è come mai in una impresa con tre soci alla pari, gli appalti vengono dati da uno solo?