Porto di Imperia: imprese pagate con posti barca

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Per chi se lo fosse perso pubblico l’articolo di Marco Preve, apparso su Repubblica del 5 settembre 2010.

Porto di Imperia: imprese pagate con posti barca

Posti barca e appartamenti vista golf in cambio dei contanti. E poi divergenze “professionali” tra la coppia di costruttori Beatrice Cozzi Parodi e Francesco Bellavista Caltagirone. C’è fermento a Imperia alla vigilia di una settimana importante per il futuro della concessione del nuovo porto. Martedì si riunisce infatti la Commissione regionale di verifica e collaudo che ha scritto alla procura segnalando l’impossibilità di verificare l’aumento dei costi dichiarati dalla società Acquamare di Caltagirone Bellavista. Intanto, il malumore delle imprese in subappalto che lamentano il ritardo nei pagamenti fa emergere nuovi retroscena. Alcuni titolari che andavano a chiedere di essere pagati si sono visti offrire in cambio dei contanti dei posti barca, oppure appartamenti nelle vicinanze del complesso golfistico del Croara Country Club realizzato dal gruppo Acquamarcia nelle campagne tra Piacenzae Tortona. C’è chi avrebbe accettato mentre altri, invece, hanno rifiutato e qualcuno si è già rivolto agli avvocati. Proprio come quegli acquirenti di posti barca che, nelle scorse settimane, dovevano pagare l’ultima rata. Molti, però, contestando la mancata realizzazione di tutte le opere marittime (ad esempio l’allaccio fognario, ritardo che secondo la Porto di Imperia sarebbe dovuto al fatto che la società ha ampliato le condotte per consentire la raccolta anche degli scarichi di terra facendo così un favore al Comune) hanno messo di mezzo i propri legali. Alla fine, invece della guerra si è trovata una mediazione. E c’è stato chi, a garanzia di eventuali fallimenti o abbandoni di Acquamare, ha ottenuto delle fideiussioni di Acquamarcia, la società madre del gruppo Caltagirone Bellavista. Il costruttore romano nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Imperia Paolo Strescino per fare il punto della situazione. Dopo alcune ore di riunione è arrivata la nomina del nuovo direttore dei lavori. Al posto dell’architetto genovese Emilio Morasso, che si era dimesso in polemica con la società, è subentrato l’architetto Marcofilippo Alborno, progettista di fiducia del gruppo Cozzi Parodi (suo il nuovo e contestassimo porto di Ventimiglia). Si è anche deciso, di nominare amministratore delegato della Porto di Imperia (il 30% è del Comune) il geometra Carlo Conti che ne è già direttore generale ed è particolarmente gradito all’ex ministro Claudio Scajola. Pare però che la linea dura di Caltagirone Bellavista, sia per quanto riguarda le nomine che per la gestione dei rapporti con le imprese subappaltatrici e con gli organi istituzionali (la Commissione collaudo in primis, denunciata da Conti), non sia del tutto condivisa da Beatrice Cozzi Parodi, imprenditrice amante dell’ understatement e che, fino ad oggi, su tutte queste vicende così come sulle inchieste della procura non è mai intervenuta. Parlano invecei consiglieri di opposizione in Comune: Dario Dal Mut, Pasquale Indulgenza e Carla Nattero per Idv, Sel e Rifondazione parlano di un «Caltagirone versione Berlusconi». Mentre Paolo Verda e Beppe Zagarella del Pd tornano ad attaccare su un punto chiave «l’assenza di una gara europea nella scelta del partner privato potrebbe aver penalizzato le casse comunali e le tasche degli imperiesi»
Marco Preve – La Repubblica, 5 settembre 2010