Arredo urbano

senza commenti

Passeggiando per la città si possono notare cose davvero strane.
Questa fila di cassonetti (letteralmente di tutti i colori) è in Via Gavi, quella che va dalla rotonda di via Nizza alla zona ex Solerzia.
E’ a dir poco curioso che questi contenitori siano stati posti proprio sul marciapiede, peraltro rifatto di recente, ma tant’è, da poco sono comparsi lì. Probabilmente dov’erano prima davano fastidio a qualcuno, ma la scelta alternativa non è stata delle più felici perché un disabile, un anziano, una mamma con la carrozzina, sono costretti a scendere dal marciapiede e camminare sulla strada.

Non è neppure affatto carino questo obbrobrio posto all’entrata delle Logge di Santa Chiara.
Forse si potrebbe cercare di mimetizzarlo, se non addirittura eliminarlo. Si tratta di un contenitore di pupù di cani sprovvisto degli accessori per permettere ai proprietari di fare il loro dovere (ammesso e non concesso che lo farebbero) e se si percorre il tratto sotto le logge si è costretti a fare la gimkana tra i bisognini dei simpatici quadrupedi.
Diciamo la verità: non è stata una scelta felice quella di posizionare un cassone di plastica blu del XXI Secolo, quasi sotto l’insegna gialla che orgogliosamente ci avverte che siamo in prossimità di un monumento del XVII Secolo.

Questo invece è un oggetto non meglio identificato che si trova nei giardini della Rabina.
Ha tutta l’impressione di avere a che fare con l’elettricità e magari è anche pericoloso. Potrebbe capitare che a qualche bambino venga voglia di smontarlo per studiarlo (si sa come sono i bambini: toccano tutto) e non oso immaginare il dramma se ci fosse ancora corrente.

Scritto da Angelo Amoretti

9 novembre, 2006 alle 0:24

Pubblicato in Ambiente



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