San Leonardo, altalene e cemento

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E’ stata ritrovata l’altalena per bambini data per scomparsa tempo fa dai giardini Dante Novaro, in via Lamboglia, al Prino.
La birichina si è trasferita ai giardini Città di Rosario, in via Nizza.
Sono andato a controllare anche per accertarmi delle sue condizioni: sta benissimo. Infatti nel parco, che è uno dei più belli di Imperia, ben curato e accogliente, non c’è ombra di bambini. Non ho visto neppure cani e manco un maniaco a pagarlo oro, tanto per aggiungerlo alla collezione.
Questa cosa dell’altalena mi ha fatto pensare a quando c’era Lui (quello vero, non il fake dei giorni nostri) per il quale spostavano le vacche da una fattoria all’altra per fargli credere che a vacche ce la passavamo bene. Anche oggi non possiamo lamentarci, ma le vacche del terzo millennio non sono quadrupedi e neppure ruminanti.

In città ho notato un grande manifesto affisso dal Comune con su scritto: “San Leonardo, la tua città ti festeggia”.
In effetti festeggiamenti ce ne sono, ma credo che se il buon Leonardo fosse ancora vivo, lascerebbe di nuovo la sua città natale e invece di scrollarsi la sabbia dai sandali, per non portarsene neppure un granello dietro, oggi come oggi, se passasse dal suo parco urbano, dai sandali scrollerebbe cemento e cacca.

A proposito di cemento. Trovo curioso che il Sindaco, dopo le discussioni via stampa con Valerio Romano della compagnia Maresca che diceva che nel porto di Oneglia è più utile avere un cargo pieno di cemento piuttosto che uno yacht semivuoto, abbia preso la cosa di punta e voglia fare analizzare il suddetto cemento dall’Arpal per accertarsi che non inquini. E ho scoperto di avere un sindaco che è contro il cemento. Ma quello via mare, quello su strada va benissimo. In effetti con tutto quello che sta ancora colando, mi sembrava strano che il primo cittadino ce l’avesse in toto con lui.

Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2010 alle 12:46