Pubblicita’ Progresso

2 commenti al post

Avete notato le curiose pubblicità che appaiono ogni tanto, da qualche giorno, sui giornali locali, ogni volta che si parla del Porto?
Mi riferisco a quella di Acquamare Srl e Acqua Pia Antica Marcia che fanno di nuovo capolino sulle pagine – a pagamento – de Il Secolo XIX e La Stampa.
Il primo fatturerà per questa: c’è una foto photoshoppata del Porto che uno del posto potrebbe benissimo prendere per pubblicità ingannevole, se non fosse che nell’intenzione di chi l’ha commissionata, c’è la visione futura di come sarà il porto e più sotto si legge:

ABBIAMO ULTIMATO LE OPERE A MARE!
SONO STATI REALIZZATI n. 1.300 POSTI BARCA fino a 90 m.

Situato in una posizione strategica (nel cuore della Riviera dei Fiori, a pochi km da Sanremo e Montecarlo, a poche miglia marine dalla Costa Azzurra) il nuovo porto di Imperia è candidto a diventare uno dei porti turistici più grandi ed esclusivi del Mediterraneo.

Prosegue la realizzazione delle opere a terra:

- lussuosi appartamenti (mono-bi-tri-quadrilocali) tutti con terrazzi affacciati sul mare
- prestigioso yacht club – esclusivi negozi -
- cantiere nautico di 5.000 mq ca. con 15.000 mq ca. di piazzale per l’assistenza e il rimessaggio
- ampi parcheggi tra box e posti auto coperti e scoperti

Acqua Pia Antica Marcia

l’altro, fatturato da La Stampa, recita così:

COMUNICATO ALLA GENTE DI IMPERIA

In merito alle notizie apparse, desideriamo precisare quanto segue:

1. l’accordo fra la concessionaria Porto di Imperia  e la Società Acquamare è basato rispettivamente sul 30% del costruito alla Porto di Imperia e il 70% alla società Acquamare, quale corrispettivo per tutti i costi diretti e indiretti sostenuti per la realizzazione dell’intera opera;

2. tutti i costi sono stati sostenuti con risorse finanziarie private della società Acquamare e con finanziamenti bancari ottenuti dalla stessa Acquamare;

3. qualsiasi costo ulteriore e non previsto è stato e sarà unicamente a carico della società Acquamare;

4. di conseguenza sia la Porto di Imperia sia i suoi stessi soci, tra cui il Comune, non avranno mai nessun onere finanziario, qualsiasi sarà il costo finale dell’opera;

5. la Porto di Imperia e tutti i suoi soci, tra cui il comune, non solo non sopporteranno alcun costo, ma realizzeranno un considerevole utile patrimoniale;

6. la gestione del Porto turistico nella sua totalità (70+30) rimarrà unicamente nella disponibilità della concessionaria Porto di Imperia e tutti i profitti derivanti dai servizi erogati sono e saranno unicamente a favore di quest’ultima.

Acquamare Srl

Prosit!
Leggo che la mediatrice russa Angela Mamedova (che vende posti barca nel nuovo Porto) ha intentato una causa milionaria nei confronti di Acquamare in quanto quest’ultima non avrebbe pagato qualche fattura per circa 400 mila euro [Il Secolo XIX - 28-10-2010] e capisco perché la gente di Imperia offre il caffè a Francesco Bellavista Caltagirone. Se nei bar gli scappasse di dire: “Pago io!” le cassiere probabilmente si metterebbero le mani nei capelli.