Fate presto ché ci mangiamo dei soldi

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Ieri c’è stato un nuovo blitz della Guardia di Finanza e della Polizia Postale nella sede della Porto di Imperia SpA.
Stanno cercando di capire perché c’è stata quella gigantesca lievitazione dei costi. Stanno facendo il loro mestiere, tanto per capirci. E trovo bizzarra la nota rilasciata da Acquamare, riportata in parte da Il Secolo XIX di oggi, in cui si legge che la società di Francesco Bellavista Caltagirone auspica, con l’assicurazione che non ci sono stati illeciti nella costruzione,  “che le indagini possano completarsi nel tempo più rapido possibile, tenuto conto che gli impegni imprenditoriali e finanziari che, all’evidenza, caratterizzano una iniziativa di tale portata, rischiano, inevitabilmente, di diventare più onerosi“.
Avete capito, finanzieri e poliziotti? Dateci una botta perché se aumentano i costi va a finire che vi chiedono i danni.
Siamo arrivati a questo punto, ovviamente senza dimenticare di scrivere che si ha “fiducia nella giustizia”.

Scritto da Angelo Amoretti

2 dicembre, 2010 alle 9:16