Strescino: la sinistra ostacola le opere del nuovo porto

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Mi sto sempre più convincendo che il nostro Sindaco non sia del tutto al corrente dell’intera vicenda del nuovo porto turistico.
Recentemente leggo dichiarazioni che mi lasciano un po’ perplesso e dal momento che lo reputo persona intelligente, penso che neppure lui sappia come si sono svolte le manovre, prima ancora di diventare Sindaco.
Prendete per esempio l’intervista pubblicata su La Stampa di ieri, che riporto integralmente più sotto.
Nonostante tutto ciò che sta succedendo, cerca di convincerci che è la sinistra a voler fermare i lavori. Nello stesso tempo dà piena fiducia alla magistratura che secondo come andrà, i lavori li fermerà lei. Credo che il nostro Sindaco stia attraversando un periodo difficile e se fossi al suo posto me ne starei al balcone a vedere cosa succede perché le parole sono importanti e quelle scritte rimangono.
Sempre ieri, fatalmente, sul Secolo XIX, appariva questo articolo e su Sanremonews Diego David scrive che “sembra ormai appurato che la Porto di Imperia abbia dato in sub concessione l’area alla Acquamare senza avvisare il Comune“. Ma il Comune di Imperia ha un terzo di quote nella Porto di Imperia SpA, come è possibile che non ne sapesse nulla? Se è vero che tra la Porto di Imperia SpA e il Comune c’è piena collaborazione, come mai adesso viene fuori che lo scorso marzo la suddetta SpA avrebbe dato in subconcessione il porto, a insaputa del Comune?
Sarà per questo che tempo fa qualcuno si era un po’ inalberato riguardo le decisioni prese dalla Porto di Imperia SpA?
C’è o non c’è qualcosa che non quadra? Sono tutti di sinistra quelli che sospettano che le cose non siano del tutto chiare?
Il fatto è che in questa storia ci sono un po’ troppi “non lo sapevo“. E allora se uno non lo sa, non farebbe meglio a evitare di dire inesattezze?
Invece al nostro Sindaco non “sta affatto bene che si chiedano le dimissioni di amministratori soltanto perché raggiunti da avviso di garanzia“.
Sul significato dell’avviso di garanzia sono perfettamente d’accordo con lui, e l’ho scritto più di una volta. Ma personalmente preferirei non riceverne e in democrazia credo che le dimissioni di qualcuno si possano chiedere. Poi al limite si respingono al mittente.
Di seguito l’articolo apparso su La Stampa di ieri:

DIFENDE IL MAXI INTERVENTO: «ALLA CITTÀ NON È COSTATO UN EURO E SENZA CALTAGIRONE LO SCALO NON CI SAREBBE»
“Non fermate i lavori del porto”.
Il sindaco Strescino: non critico la magistratura, ma la sinistra ostacola le opere.

«Sul porto basta con le mistificazioni». Il sindaco Paolo Strescino interviene nel dibattito politico dedicato al nuovo bacino turistico e punta a riportare l’attenzione sull’importanza dell’intervento. Il Comune ha anche nominato un super consulente legale per seguire la vicenda.
Spiega Strescino: «Quando ho incontrato gli studenti del Ruffini, nei giorni scorsi, una ragazza mi ha chiesto se era vero che il nuovo porto imperiese è abusivo. In quel momento ho capito che, da un lato, ci sono difetti di comunicazione, e dall’altro qualcuno sta mistificando. E allora domando: di che cosa stiamo parlando? Il porto è sotto gli occhi di tutti e al Comune, e quindi agli imperiesi, non è costato nemmeno un euro. Il porto vuol dire sviluppo occupazionale e turistico, oltre a nuovi spazi per i cittadini».
Strescino appare deciso anche nei riguardi della figura di Francesco Bellavista Caltagirone. Dice: «Caltagirone è quella persona senza la quale questo porto non ci sarebbe. Questo e l’importanza della struttura sono i primi dati su cui tutti devono porre la loro attenzione. Provo veramente fastidio quando qualcuno dice falsità. A cominciare dall’opposizione in Consiglio comunale. Da un lato il capogruppo del Pd afferma che il porto è talmente bello che avrebbe voluto progettarlo lui mentre dall’altro lato sappiamo benissimo da quale parte continuano ad arrivare esposti e tentativi di ostacolare la realizzazione di quest’opera. Ma attenzione: con questo io non critico i doverosi approfondimenti della magistratura. Il punto è che la Sinistra imperiese vorrebbe che i lavori del nuovo scalo si fermassero».
Paolo Strescino precisa: «Il sindaco è il sindaco di tutti e quello che dico lo affermo a tutela degli interessi dell’intera città. Gli esponenti della Sinistra con il loro atteggiamento danneggiano Imperia e i suoi cittadini».
Intanto il Comune ha nominato un super consulente legale per seguire i vari aspetti della vicenda. È l’avvocato Carlo Giardini di Torino. Il passaggio più delicato da affrontare entro breve è quello legato alla procedura di revoca della concessione.
Strescino sottolinea: «Il dirigente del settore Porti e Demanio del Comune ha manifestato la necessità di approfondire alcuni aspetti. Ha tutto il diritto e il dovere di farlo. Del resto, come ho già detto, noto la piena collaborazione della Porto di Imperia e non ho dubbi sulla positiva soluzione della vicenda. Inoltre, l’articolo 12 della convenzione, che prevede che i conteggi sulle opere si presentino a fine lavori, mi sembra abbastanza chiaro».
Il Consiglio comunale dovrà presto discutere della mozione con la quale l’opposizione chiede le dimissioni del presidente della Spa del porto, Paolo Calzia, ma per Strescino «la maggioranza ha i numeri per respingere le mozioni di minoranza». E aggiunge: «Oggi un avviso di garanzia viene trasformato in condanna. Non mi sta affatto bene che si chiedano le dimissioni di amministratori soltanto perché raggiunti da avviso di garanzia, che, semmai, è un atto che dovrebbe servire a tutelare l’indagato. E vale anche per il vice sindaco, Luca Lanteri. Così come per Carlo Conti, che poteva benissimo entrare nel Cda della Imperia Porto, ma che, con grande senso di responsabilità, ha deciso di fare un passo indietro».
La Stampa, 13 dicembre 2010