Decadimento della concessione: rassegna stampa

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Il Secolo XIX di oggi titola a tutta pagina: “Il porto ora ha i giorni contati” e sotto: “L’incompiuta prende forma, ma la società e Acquamare minacciano ricorsi e richieste danni“.
E stila una sintesi della giornata di ieri.

La rabbia di Porto di Imperia spa e Acquamare. Via al ricorso al Tar e alle richieste danni, la parte più temuta dal Comune. «Noi abbiamo la coscienza di avere fatto le cose in piena regola e nell amassima trasparenza; il porto è bellissimo, sotto gli occhi di tutti e dà tanto lavoro». Si associa Acquamare: «Quanto accaduto non può che essere la conseguenza di un clima più volte denunciato, che è stato creato ad Imperia, per finalità e obiettivi che, comunque, contrastano totalmente coni veri interessi dei cittadini imperiesi».

Lo strappo della LegaNord. Assente alla conferenza stampa è stata informata in mattinata dell’accaduto e ha preso atto delle decisioni del dirigente del Demanio «che le avrà soppesate molto bene». Lo strappo si consuma evidente: «La politica non può interferire in un atto che è di esclusiva competenza del dirigente». Forte presa di distanza dal sindaco.

Fli al vetriolo. Anche se a livello nazionale non è in maggioranza in Comune a Imperia dà un appoggio esterno alla giunta. Appoggio ora in forte bilico. «Strescino è un emulo di Berlusconi, ci caccia come il Cavaliere ha fatto con Fini», è la bordata di Fossati.

La minoranza tifa per Lunghi. Tutte schierate a sostegno del responsabile del settore Demanio boccia in toto la linea dell’amministrazione.
Dal Pd a Rifondazione comunista si invoca una soluzione di alto profilo per il porto.

Maurizio Pellissone, in un commento affatto tenero dal titolo “Una città lasciata senza risposte“, a un certo punto chiede: “Ma Strescino dov’era quando venivano segnalate queste presunte inadempienze?
E le inadempienze, sempre a quanto scritto sul Secolo XIX, sarebbero:

1) La contabilità. La Porto di Imperia spa non ha mai ottemperato alle richieste
della Commissione di Vigilanza e collaudo di produrre documentazione tecnico contabile della direzione lavori.

2) La sub concessione. La costruzione del porto non sarebbe stata effettuata dal socio di Acquamare srl ma da Peschiera Edilizia srl.

3) Box abusivi in calata Anselmi.

4) Montagna di terra non rimossa.

La Stampa titola a quattro colonne: “Revoca alla Porto SpA, l’ira di Comune e privati. Nuovo scalo: la Giunta (senza la Lega) prende le distanze dall’ingegner Lunghi. Annunciata raffica di ricorsi, le dieci pagine dell’atto
Nell’articolo dal titolo: “La Giunta (senza Lega) ora prende le distanze. Il Sindaco Strescino: “Un provvedimento adottato con troppa fretta”, si legge che la decisione di Lunghi “è criticata da molti e invece da alcuni accolta con ingiustificata e superficiale soddisfazione [...]
Molti tra assessori e consiglieri Pdl, visibilmente preoccupati e indispettiti hanno usato parole dure: «Questo atto significherà perdita di posti di lavoro in questo momento attivi, perdita di quelli futuri, indisponibilità delle banche a concedere ulteriori finanziamenti, problemi ai diportisti, caduta verticale dell’immagine di Imperia
».”
In un altro titolo si legge: “Si tratta di un autogol di un giocatore solitario. L’ira di SpA e Acquamare. I soci privati preannunciano ricorso e si riservano di chiedere i danni”.
La fidanzata di Francesco Bellavista Caltagirone, Beatrice Parodi: “Assurdo. Opere regolari anche dal punto di vista contabile“.