Porto di Imperia: cattedrale nel deserto o rara opportunità?

17 commenti al post

Sulla questione del porto l’opposizione e la maggioranza giocano al “di chi è la colpa” e quelli del PD giocano con più stile, occorre dirlo.
Sarebbe interessante invece sapere se il Sindaco c’è o ci fa quando continua a battere il tasto de “l’opposizione è contraria al porto“. Evidentemente non ha letto abbastanza perché ormai non è più solo scritto su “Il partito del cemento” di Preve e Sansa che Burlando e Scajola “le due C” erano d’accordo sul costruirlo.
E’ ora che i cittadini lo sappiano: smettiamola tutti di giocare e cerchiamo di informare seriamente gli elettori, i cittadini e tutti quelli che pagano le tasse.
Ultimamente ho riflettuto assai sulla decadenza della concessione per il porto e lì per lì, come credo sia successo alla maggioranza dei miei concittadini, la prima cosa che ho pensato è stata: “Speriamo che non rimanga una cattedrale nel deserto“.
Poi ci ho ragionato meglio e sono arrivato alla conclusione che, invece, quella è una grossa opportunità offerta alla città e cercherò di spiegarlo, dopo aver fatto una breve premessa.
Non conosco l’ing. Lunghi e non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, lo dico a scanso di equivoci.
Mi sono meravigliato che del suo provvedimento si sia detto che è “abnorme” e mi è parso di capire che Lunghi abbia fatto nient’altro che il suo dovere di serio dirigente: ha riscontrato delle irregolarità e ha agito di conseguenza.
Il fatto è che ognuno la presenta a modo suo, guardandosi bene dal dire che invece di essere un disastro per la città, potrebbe essere manna caduta dal cielo.
Caltagirone è servito: ha ultimato le opere a mare, gli rimarrà un pugno di mosche in mano, ma considerata la situazione in cui si trova , l’unico problema che avrà, a parte quelli eventuali con la giustizia, saranno i creditori che andranno a rincorrerlo a Piombino o da qualche altra parte in cui deciderà di costruire un porto più bello del Mediterraneo. Anche l’Atlantico va bene, più lontano è, più i forconi rimarranno lontani dalla nostra città.
A quanto pare, al momento, si dice che quella che ci sta rimettendo sia la sua fidanzata. Ma sono affari di famiglia in cui non voglio mettere il naso.
La Porto di Imperia Spa sta perdendo pezzi e sarebbe da rottamare completamente, visto che è stato anche detto, da chi c’è dentro, che “si sono fatti degli errori“.
Dunque, vediamo lo scenario, a prescindere dalla politica: abbiamo le opere a mare terminate e il Comune che potrà ultimare quelle a terra con una gara d’appalto regolare, magari usufruendo di contributi europei, per esempio.
Il movimento a Porto Maurizio potrebbe essere gestito dalla Imperia Yacht e a Oneglia, che manterrebbe le tre funzionalità (commerciale, turistica e peschereccia) dalla Compagnia Maresca. Se tutti ci mettessero un po’ di buona volontà, si potrebbe fare. Il porto potrebbe iniziare a funzionare e a mettere in moto la macchina che dovrebbe dare opportunità e posti di lavoro anche se sul numero sparato inizialmente da Caltagirone preferisco stendere un velo pietoso: un terzo andrebbe già bene, visto che si parlava di 7.000.
Perché non lo dicono, il Sindaco e il PD?
Il Partito Democratico ha fatto un gran lavoro di ricerca e, checché ne dica il Sindaco, è servito a mettere in evidenza diversi aspetti poco chiari. Non è questione di volersi sostituire alla magistratura o fare gli investigatori: è semplicemente fare opposizione rendendo dotti i propri elettori e i cittadini. Punto.
Il guaio è che si sono fermati lì, dove in fondo era naturale che arrivassero: il capannone, lui sì, abnorme, era sotto gli occhi di tutti e un minimo di disappunto di fronte ai loro elettori doveva esserci.
Ma fatto questo, e visti gli sviluppi successivi, come mai il PD non dice che questa è una grossa opportunità per la città e che il Comune avrebbe tutto da guadagnarci e poco da perdere?
I maligni potrebbero pensare che se nel business c’è qualche privato, magari si possono soddisfare desideri “altri“, io non lo so e potrei anche sbagliare perché forse mi è sfuggito qualcosa, ma credo che sarebbe opportuno, per il bene della città, discutere sui fatti citati e cercare di informare correttamente la cittadinanza.