Il Sindaco Strescino: “Fossati non può esagerare”

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A seguito di questo intervento di Giuseppe Fossati (Capogruppo del FLI in consiglio comunale) a proposito dellle multe agli automobilisti sul molo lungo di Imperia, il Sindaco Paolo Strescino ha rilasciato al Secolo XIX di oggi l’intervista sotto riportata:

«Io non devo chiedere scusa proprio a nessuno…semmai dovrebbe essere lui (GiuseppeFossati, capogruppo del Fli in consiglio comunale, ndr) a farlo con i suoi elettori:ha preso i voti dai cittadini che lo volevano nel Pdl, è stato capo gruppo per lo stesso partito sino a pochi mesi fa, condividendo e sposando programma e linea politica dell’ex sindaco Sappa e anche la mia, e ora fa un’opposizione che va oltre Rifondazione Comunista». Non le manda a dire, il primo cittadino, Paolo Strescino, al suo ex delfino, Giuseppe Fossati, “iniziato” alla politica e promosso capo gruppo del PdL, all’epoca , grazie anche al suo intervento.
Casus belli della disfida tra Strescino e il suo (oggi) duro avversario politico è stato il “pasticciaccio” delle multe al parking del molo di San Lazzaro, frutto del braccio di ferro sul divieto o meno d’accesso all’area demaniale apertosi tra Porto Imperia spa e Comune stesso.
«Il problema, o il pasticcio, se si vuole – incalza Strescino – è stato originato dalla Porto di Imperia spa, noi ci siamo trovati a doverlo gestire e, quindi, a dover elevare le multe per divieto di sosta.
Ma, come ho già detto, gli automobilisti multati potranno venire a Palazzo con la fotocopia del verbale: faremo il possibile, valutando il tutto con il nostro ufficio legale, per non far loro pagare le sanzioni.
Quanto a Fossati – conclude Strescino – io capisco e accetto tutto ma è chiaro a tutti che questi suoi continui attacchi a me e alla giunta, di cui ripeto ha fatto parte per anni, non ci stanno: un minimo in più di aplomb e di coerenza da parte sua non guasterebbe. Capisco anche il suo bisogno di visibilità a pochi giorni dal congresso provinciale del Fli in cui è candidato ma…non può esagerare».

Scritto da Angelo Amoretti

20 giugno, 2011 alle 12:32