Ieri è stato presentato il programma della decima “Festa di Primavera“, organizzata dalla Provincia di Imperia: 1000 appuntamenti in 100 giorni dislocati in tutta la provincia che dureranno fino al 13 maggio.
Il Presidente Gianni Giuliano e l’Assessore al Turismo Franco Amadeo si lamentano però per i tagli effettuati dalla Regione.
E allora forse sarebbe meglio fare cento appuntamenti in cento giorni, o anche cinquanta, ma che siano di qualità e che attirino turisti. O no?
In ogni caso, Americo Pilati, Presidente Regionale della Federalberghi, dichiara al Secolo XIX:
“E’ una legge assurda. Non si risparmiano soldi tagliando con la scure e penalizzando fortemente un settore. Porteremo gli operatori sotto Palazzo Ducale. Il rischio è che si arriverà a chiudere gli alberghi durante la stagione invernale, lasciando le città spente, deserte. Ci devono mettere in condizione di lavorare. Che cosa è stato fatto in questi vent’anni per il turismo ligure? Non ci sono parcheggi, strade, infrastrutture, mancano i depuratori. Si è pensato solo a guadagnare sul cemento, sui porti, sulle seconde case..”
Ma ieri il Presidente Pilati aveva detto qualcosina di più a proposito di turismo:
“A Natale si è lavorato poco ed era piuttosto prevedibile. Poi c’è stata una ripresa con un pienone – che ci è parso addirittura ingiustificato – il 30 e 31 dicembre, con persone che continuavano a chiedere camere d’albergo per la notte. Già all’indomani, però, gran parte della clientela è andata via e non c’è stato quel giusto ricambio auspicato per l’Epifania. Non è dunque con quattro o cinque giorni che si aggiustano i conti di un anno. Prima di arrivare a Pasqua saranno davvero lacrime e sangue. Bisogna organizzare manifestazioni che riempiano gli alberghi anche nei periodi più morti perché aprire a Natale è facile, ma il problema è sapere come arrivare dal 7 gennaio a Pasqua”
Ansa – 8 gennaio 2006