Dal Parasio al Mare: è meglio parlare

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Lei chi è? Con lei non parlo“.
Così aveva detto l’assessore Gaggero a una signora che, in una sala con il soffitto a volte del Circolo Parasio, gli aveva chiesto: “Lei metterebbe una controsoffittatura in questa bella stanza?
La reazione dell’assessore aveva lasciato interdetti non pochi, ma oggi il Sindaco ci ha messo il carico annunciando che “noi, con questa gente, non parliamo più” e un po’ più di stile, a mio parere, non guasterebbe.
Più o meno succede così: si ha la possibilità di acchiappare fondi europei (i metodi per arrivarci sono un po’ discutibili) se si presenta un progetto per la pedalizzazione di una parte della città. Con un punto imprescindibile: il progetto deve prevedere, chissà perché, la costruzione di tre ascensori. Lo ha detto chiaro e tondo l’assessore quella sera: se non ci sono gli ascensori, si perde il finanziamento.
Succede però che a volte non tutte le ciambelle riescano col buco perché nel rione può capitare che ci sia qualcuno a cui il progetto non piace per niente. E succede che qualcuno si unisca a qualcun altro e venga fuori un comitato che è contrario allo stravolgimento del posto in cui è nato e vive.
E sono rotture di scatole per l’amministrazione che deve fare riunioni, spiegare, ascoltare e motivare.
Sono cose che capitano in democrazia: chi è contrario ha il diritto di protestare. E in democrazia, eventualmente, si parla anche con chi è contrario e, al limite, si cerca di trovare un punto d’incontro.
Se non si parla più va a farsi benedire anche la sincera, franca e libera dialettica. E si perde un’ottima occasione perché il portavoce del comitato, risponde così al Sindaco.

Scritto da Angelo Amoretti

19 settembre, 2011 alle 19:29