Torna l’incubo del bavaglio ai bloggers

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Non c’è niente da fare: il governo più liberale degli ultimi 150 anni vuole metterci a tacere e il bello è che il presidente del consiglio continua a lamentarsi di vivere in uno stato di polizia. Lui e tutti i suoi servi sarebbero ben felici di poterci negare la libertà di scrivere: ci vogliono mettere nella condizione di lasciar perdere perché un conto è essere blogger che scrive per una testata giornalistica, l’altro è esserlo per conto proprio, magari a livello locale. Per i primi pagare le multe è uno scherzo, per gli altri diventa un tantino più complicato.
Per saperne di più vi invito a leggere il post di Guido Scorza su Wired e quello di Antonio Di Pietro sul suo blog.

Scritto da Angelo Amoretti

26 settembre, 2011 alle 15:40