La lettera del Sindaco ai cittadini

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Lo aveva annunciato dalla sua pagina di Facebook e sul suo profilo Twitter e ieri la lettera del Sindaco agli imperiesi è stata pubblicata:

Nel mio ruolo di Sindaco sento il dovere di fornire un quadro sull’attuale situazione portuale imperiese e in particolar modo sulla realizzazione del nuovo approdo turistico.
Oggi le opere risultano realizzate limitatamente alle opere di difesa primarie dell’approdo e le stesse consentono l’utilizzo in sicurezza degli specchi acquei. Mancano tutte le opere a terra, le opere di urbanizzazione primaria, e le opere a scomputo quali: ponte pedo-ciclabile sul torrente Impero, ponte carrabile sul Rio Baitè, raccordo della pista ciclabile in fregio all’eliporto, due rotonde in Lungomare Marinai d’Italia, la realizzazione della nuova passeggiata in Via Scarincio.
A seguito degli ultimi avvenimenti mi rivolgo a tutti coloro che credono nello sviluppo della nostra Città e pertanto chiedo un impegno deciso per affrontare i problemi legati al completamento del porto.
Dovranno essere affrontati in modo radicale gli aspetti di continuità di sviluppo della Città nel rispetto dei ruoli istituzionali legati al mondo produttivo locale, tenendo conto della vocazione turistica di Imperia.
I passaggi cruciali sono davanti a me e non nascondo il malessere che in queste ore avverto per cause che mai avrei potuto immaginare e che oggi si presentano in tutta la loro gravità per i riflessi negativi non solo di immagine del nostro territorio ma per carenza di rispetto verso le Istituzioni e soprattutto verso i cittadini.
Non posso entrare, per ovvi motivi, nel merito degli aspetti giudiziari, ma posso assicurare che il mio impegno sarà volto a garantire il prosieguo del mandato conferitomi dagli imperiesi nel maggio 2009, preventivando anche sacrifici in questo terribile momento che sono disposto a sopportare personalmente, anche sul piano politico.
Non nascondo di credere nelle forze buone, corrette, oneste e nelle risorse di questa Città confidando nell’aiuto incondizionato delle forze politiche rappresentate nel Consiglio Comunale e, come sempre fatto, sono pronto a ricevere da esse indicazioni finalizzate alla soluzione del problema.
Mi rendo conto che solo oggi ho compreso le condizioni drammatiche che hanno favorito e portato all’attuale situazione e vorrei che il mio pensiero non venisse strumentalizzato ma solo, esclusivamente, recepito in senso positivo per l’attaccamento che nutro per questa Città volto a garantire il futuro alle prossime generazioni.
Rivolgo, quindi, un forte appello perchè il Comune di Imperia possa superare le difficoltà con l’aiuto indiscriminato del Consiglio Comunale e invito tutti, indistintamente, ad adoperarsi nell’interesse di salvaguardare le risorse di questo Ente ed evitare una crisi politica senza alternativa.
Ringrazio tutti coloro che insieme a me stanno vivendo queste difficoltà e che vorranno contribuire alla soluzione dei problemi traguardando un futuro di speranza per Imperia.

Paolo Strescino – Sindaco di Imperia

Siccome questa lettera è rivolta anche a me, che sono cittadino di Imperia e che come il Sindaco sono attaccato alla mia città, vorrei fargli notare alcune cose.
A parte l’accorato appello a tutte le forze del Bene che tanto mi ricordano Star Wars [e chi sarebbero le forze del Male?], dov’era il Sindaco quando il baraccone stava per saltare? E’ grave che scriva: “Mi rendo conto che solo oggi ho compreso…“. Cribbio, ce ne ha messo del tempo! E dire che in molti glielo avevano fatto notare che qualcosa non andava e lui, forse per non pestare i piedi a qualcuno del suo partito, metteva il solito disco che gli piaceva tanto: “La sinistra non vuole il porto” e “Se fosse per l’opposizione saremmo ancora ai gozzi a remi“. Alla “marcia pro Scajola” aveva letto i nomi dei consiglieri comunali che avevano votato contro la realizzazione di questo porto e un considerevole numero di deficienti sotto il palco gridavano: “A mare! A mare!“, non se lo ricorda più? [è circa al decimo minuto del video]
Allora forse una riga in più sulla lettera ci sarebbe stata bene, tipo: “Non potevo dare ascolto alla sinistra, ma ora mi rendo conto che molte loro critiche erano fondate e avrei dovuto rifletterci di più e comportarmi di conseguenza”.
Invece, come se niente fosse, oggi scrive che “Come ho sempre fatto, sono pronto a ricevere da esse indicazioni finalizzate alla soluzione del problema“.
E’ chiaro che non può rimanere tutto così, ma qualche passo indietro dovrebbe farlo, prima di compiere quello in avanti. Si metta nei panni dell’opposizione e ripensi a tutto quello che ha detto quando magari gli giravano le scatole: al loro posto cosa farebbe? Scusarsi sarebbe un bel gesto.
Posso immaginare che all’interno della sua maggioranza ci siano persone in disaccordo con lui, ma questi problemi dovrebbero risolverli in casa.
Detto ciò, come pensa sia possibile avere una maggioranza allargata con lui Sindaco? Oddio, tutto è possibile, ma sarebbe a dir poco imbarazzante per quelli che fino a ieri erano considerati i “NO PORTO”.
E poi chi si prenderebbe la responsabilità di andarlo a dire a Pugi?
C’è poi un passaggio che non capisco là dove scrive che intende garantire il prosieguo del mandato che gli è stato conferito nel 2009. Un po’ come dire: il Sindaco sono e resterò io.
Allora che bisogno c’è dell’appoggio dell’opposizione se in consiglio si ha una maggioranza bulgara? Non è più tale? Allora potrebbe chiedere la fiducia su se stesso in consiglio comunale, così si vedrebbe chi, anche nella sua coalizione, ce l’ha e chi no.