Firme di distruzione di massa

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A seguito dell’incontro in Comune per la consegna delle 800 firme raccolte per far riaprire il parcheggio del Tribunale e per il quale l’Avv. Giuseppe Fossati aveva posto un question time, un componente del comitato di via XXV aprile mi ha inviato la seguente mail:

Alle 12,30 siamo stati ricevuti nell’ ufficio del Vicesindaco Gaggero, alla presenza dello stesso e dell’ assessore Galliano, per un appuntamento fissato dalla segreteria del Sindaco, per la consegna di una petizione di 787 firme di Cittadini di Imperia.
Oggetto “ la richiesta di riapertura del parcheggio attiguo al Tribunale”.
Premesso che il Vicesindaco si è più volte stupito della nostra presenza nel suo ufficio e più volte ha manifestato la sua volontà di non occuparsi delle problematica di Via 25 Aprile, ha altresì affermato che una petizione di firme, costituisce un “Atto intimidatorio” nei confronti dell’ amministrazione, non comprendendo il valore di suggerimento, che invece ha, di prendere atto dei disagi creatisi alle attività commerciali e artigiane di un intero quartiere.
Abbiamo chiesto all’ Amministrazione di comprendere le motivazioni di tale chiusura e di dare risposte concrete alle esigenze di sicurezza dell’ autorità Giudiziaria, che non siano la mera chiusura del parcheggio.
L’ Assessore Galliano, unico a dimostrarsi comprensivo e propositivo, si è fatto carico di fissare al più presto un incontro con il Procuratore Capo ( come peraltro aveva già affermato in Consiglio Comunale) per esprimere le Nostre necessità di attività gravitanti sul polo del Tribunale di Imperia.
Appare evidente a ciascuno di noi che la chiusura incondizionata del parcheggio nelle ulitme 6 settimane , ha generato una drastica riduzione di lavoro per l’ impossibilità di chiunque di fermarsi lungo la via.
Inoltre le stesse Forze dell’ Ordine, principali utilizzatrici del Tribunale, non potendo più fermarsi nel suddetto parcheggio, sostano nel lato opposto della strada occupando dal carico e scarico , al passo carraio al parcheggio per disabili oppure la fermata dell’ autobus.
Certamente animate da necessità di servizio che troverebbero il loro naturale ricovero nel parcheggio a piano strada.
Sicuri che esistano tecnologie in grado di garantire la sicurezza di un tribunale, confidiamo nella comprensione dell’ Autorità Giudiziaria delle esigenze dei cittadini che vivono e lavorano nello stesso quartiere.

Gi.Bo

P.S. L’Assessore si chiama Gagliano e non Galliano, come erroneamente scritto sulla mail.

Scritto da Angelo Amoretti

19 marzo, 2012 alle 17:48