E’ nelle librerie “La conca del tempo” di Elio Lanteri

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E’ finalmente uscito il romanzo postumo di Elio Lanteri “La conca del tempo” per le edizioni Transeuropa, con prefazione di Bruno Quaranta e postfazione di Marino Magliani.

Dal risvolto di copertina:

In una caletta chiusa da tre lati e aperta sul mare, quattro personaggi vivono dei ricordi della loro vita passata nelle viscere della natura aspra: quella Liguria di Ponente già protagonista de La ballata della piccola piazza e che ancora una volta non si limita a fare da sfondo, ma è elemento essenziale del racconto. Damìn, Viturìn, Bellagioia, Rosy, Badulìn e gli altri personaggi gravitano intorno a un ecosistema apparentemente immobile ma in cui sono proprio i minimi movimenti, i tempi infinitesimi della natura, a dettare il ritmo dell’esistenza.
E proprio gli elementi naturali – una cornacchia, un vecchio ponte, parlano e pensano per ripercorrere in vesti nuove la leggenda di un nuovo Sisifo e del suo destino, non imposto da una divinità ma scelto consapevolmente.
Perché Damìn ogni giorno risale verso la vecchia casa sulla scogliera? Quale scelta lo condanna, quale dolore lo tiene vivo?

Un racconto che respira tra la danza leggera delle foglie d’autunno e il mare in miniatura che, di notte, culla i sogni fantasiosi di una gioventù lontana.

Luigi Berio, amico e gran conoscitore di Elio e la sua scrittura, in un commento al post dello scorso 22 aprile, scriveva che questo romanzo è “forse più difficile rispetto al primo“. E’ vero, ma indubbiamente abbiamo tra le mani una ulteriore, preziosa testimonianza dell’opera di uno dei più importanti scrittori del ponente ligure.
Se Elio fosse ancora con noi, gli chiederei un sacco di cose, a proposito della Conca, ma probabilmente, dopo un lungo e articolato discorso, finirebbe per dirmi di interpretarlo come meglio credo.