Oggi La Riviera, nell’ambito della sua inchiesta che definirei “Imperiesi illustri dimenticati dalla città”, riporta una intervista al Poeta Giuseppe Conte. Vincitore di moltissimi premi letterari (premio Hemingway, Basilicata, Viareggio, Grinzane-Biamonti, tra gli altri) e autore di svariati libri (”Il terzo Ufficiale”, “Ferite e rifioriture”, per citarne solo qualcuno), giudica da intellettuale, ma soprattutto da uomo imperiese, la città che gli ha dato i natali e, forse, nient’altro.
Voglio riportare alcune frasi che ritengo fondamentali e che, ne sono sicuro, il Poeta ha pronunciato con spirito costruttivo.
“La cultura di una città è il tessuto connettivo umanistico, significa ritrovarsi intorno a idee, riflessioni, interessi. La cultura permette di capire e di non farsi prendere in giro. Mi sembra invece che una parte dell’amministrazione comunale consideri la cultura come la ciliegina sulla torta, un qualcosa in più, insomma.
Tempo fa un imprenditore venne ad Imperia e la “visitò” dall’elicottero. Ecco, questo credo sia un affronto, una mancanza di rispetto nei confronti della città. Come si può visitare una città dall’elicottero? Si possono giusto identificare le aree edificabili e si può calcolare il profitto. Questa non è cultura, è semplicemente speculazione. Considero inoltre acritica l’euforia intorno al Porto di Imperia. Nella costruzione del maxiscalo non si dovranno perdere le esigenze della comunità e al contrario soddisfare gli interessi di pochi. La cultura marinara della nostra città andrebbe esaltata in modo diverso, ma a dir la verità mi pare che le cose, a Imperia, non vengano fatte se non ci si guadagna qualcosa.[...]
Per quanto riguarda le manifestazioni, ci sono le Vele d’Epoca, che alimentano i desideri della piccola borghesia, ma non mettono in luce l’importante tradizione marinara imperiese. [...] Trovo invece molto interessante OliOliva, cerco sempre di essere presente perché ritengo sia una manifestazione di grande valore.”
Mi domando cosa aspetta la città a omaggiare, come merita, Giuseppe Conte.